Violenza sulle donne profughe...

13.03.2016 20:19

Rapporto ONU: le donne sole o con figli piccoli subiscono ogni tipo di violenza durante il loro viaggio. Samar, rifugiata siriana: “Tutti i profughi sanno che ci sono due modi di pagare i trafficanti: con i soldi o con il proprio corpo”.

Esiste un dramma ancora poco conosciuto nella già difficile condizione dei richiedenti asilo che giungono in Europa. 

Tra i disperati che fuggono dai loro Paesi, le donne che viaggiano da sole o con figli piccoli, le ragazze adolescenti e le donne in gravidanza sono i soggetti più esposti a violenze di ogni tipo. 

E’ quanto emerge da un recente rapporto dell’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati (UNHCR) realizzato assieme al Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) e la Women’s refugee Commission (WRC), una ONG impegnata nella difesa dei diritti delle profughe.

Nonostante l’inverno, gli sbarchi non sono diminuiti e solo nei primi mesi del 2016 sono già oltre 140mila i nuovi arrivi. In gennaio, più della metà dei profughi approdati in Grecia erano donne con figli piccoli e minori non accompagnati.

La maggior parte di loro, dopo aver attraversato lo stretto lembo di mare che separa la Turchia dalla Grecia, intraprende un difficile viaggio con mezzi di fortuna verso i Paesi del Nord Europa, attraverso quella che si conosce come la “rotta balcanica”.

E’ un percorso pericoloso, dove sempre più spesso i profughi subiscono furti, estorsioni ed aggressioni.

Lo studio – realizzato dalle Nazioni Unite a novembre dell’anno scorso in Grecia e nei Paesi dell’ex Jugoslavia –  ha messo in luce come le rifugiate durante il loro viaggio subiscano ogni tipo di violenze.