Vediamoci chiaro...
La CISL - Sas Ente Regione - con un comunicato del 19.06.2017, attraversa il “rubicone” e va all’attacco del Partito Democratico, forza di maggioranza in Consiglio Regionale.
Lo spunto per l’affondo: una DGR che tratta il trasferimento nei ruoli regionali, previo espletamento di tutte le verifiche giuridiche del caso, di una unità di personale (cat D1) con competenze educativo ambientali proveniente dalla Società PRACATINAT SCPA (già dipendente di amministrazione pubblica ed a tempo indeterminato assunta mediante concorso pubblico).
“Il dipendente da assumere appartiene al Partito di maggioranza in Consiglio Regionale ed è assessore in un Comune”. Questo quanto si legge nel comunicato CISL.
Nel corso dell’incontro tra i rappresentanti dell'Amministrazione Regionale e le OO.SS., svoltosi il 19 u.s. (la CISL era assente giustificata in quanto impegnata in attività istituzionali), abbiamo potuto verificare, a mezzo di telefonata diretta con il Responsabile del Personale della Città Metropolitana (dott. Beppe FERRARI) l’intenzione della Regione Piemonte e della Città Metropolitana stessa, di risolvere le criticità occupazionali relative ai due soggetti (già dipendenti di amministrazione pubblica ed a tempo indeterminato assunti mediante concorso pubblico) creatasi con la messa in liquidazione della Società PRACATINAT SCPA, attraverso l’integrazione di una unità, in Regione Piemonte, e dell’altra presso la Città Metropolitana/Comune di Torino.
A fronte di questa situazione equivalente in tutto e per tutto al tema di salvaguardia OCCUPAZIONALE verificatosi per i colleghi ex precari ed ex Provinciali, il CSA sottoscriveva l’intesa con l’Amministrazione ed attraverso apposita NOTA A VERBALE, sottolineava quanto segue: “LA SOTTOSCRIZIONE DELLA PRESENTE INTESA AVVIENE A SALVAGUARDIA DELLA POSIZIONE OCCUPAZIONALE DI CHE TRATTASI. SOTTOLINEA LA GRAVE CARENZA DELLE RELAZIONI SINDACALI SUL TEMA AVVENUTE COMPIUTAMENTE SOLO IL GIORNO STESSO DELLA PRESENTAZIONE DEL TESTO DELL'INTESA DI CHE TRATTASI.”
Pensiamo che la difesa occupazionale del posto di lavoro debba essere sempre l’unica motivazione che deve muovere l’azione del Sindacato.
Esistono oggi gravissime problematiche aperte con l’AMMINISTRAZIONE riguardanti l’assenza di un corretto rapporto politico dell’Amministrazione con le OO.SS., l’entità del fondo accessorio delle categorie, la distribuzione delle risorse delle indennità per le categorie B e C, il nuovo assetto delle P.O. ed A.P., la fine del ruolo separato dei dipendenti delle ex Province con l’immediato recupero di risorse economiche necessarie all’equiparazione, la mancanza di una politica di sviluppo a favore del personale regionale.
Prima di tutto noi del CSA difendiamo l'occupazione, ma ad ogni buon conto abbiamo inviato agli organi della magistratura preposti, il volantino della CISL, se c’è del torbido che emerga in un senso o nell’altro.