Varoufakis avanza...
Varoufakis è sbarcato in Europa a caccia di democratici per il suo nuovo movimento transnazionale, con cui si ripromette di «spazzare via i tecnocrati» e «superare il fallimento dell’Europa».
Nato a Berlino il 9 febbraio, Diem25 fa la sua prima tappa nella Capitale grazie all’impegno di Lorenzo Marsili, fondatore dieci anni fa di European Alternatives. l’ex ministro delle Finanze greco ha giurato che in Italia, sotto le insegne di Diem25, non nascerà un partito.
Tanto, come dice il «free lance del web» napoletano Giovanni Pagano, «l’importante non è votare, è ricostruire il tessuto sociale dell’Europa». Perché Renzi non la rappresenta? «Perché è una nuova destra».
Diem punta a rivoluzionarla entro il 2025, trasformandola in un «continente pienamente democratico».
Firmatari del manifesto fondativo: 17 mila. Fondi raccolti: ottomila euro in tutto, Italia compresa. In compenso la scalata di Varoufakis può contare sul sostegno di Brian Eno, Noam Chomsky, Ken Loach, Luciana Castellina e Julian Assange, il «padre» di Wikileaks che ieri sera ha parlato in collegamento da Londra.