Bollo o non bollo?
Seppur in presenza di una conduzione dell’Amministrazione regionale che da anni si nutre, a “parole”, di slogan governativi volti all’efficientismo, ci troviamo, oggi, in presenza dell’ennesima situazione paradossale generata dal silenzio da parte di coloro che sono preposti al governo della “macchina pubblica” regionale.
Come è noto, lo scorso anno la Magistratura rilevava la presenza all’interno della Regione Piemonte, di un sistema di corruzione che avrebbe consentito ad una Società di Cuneo di ottenere l'appalto per la riscossione della tassa automobilistica regionale.
Scattano gli arresti tra dirigenti e funzionari pubblici e privati.
Che con Determina Dirigenziale n. 176 del 24.12.2012 la Regione abbia deciso di affidare per un periodo non superiore a mesi sei, a decorre dal 01.12.2012, l'affidamento del servizio nuovamente alla GEC anche per il primo semestre del 2013, impegnando ai predetti fini, sulla base del preventivo presentato, sul capitolo di spesa 113113/2013 del bilancio pluriennale 2012 - 2014 la somma di euro 6.000.000 (imp. 2013/152), non rappresenta certo una novità (anche il G.I.P., ha manifestato il proprio assenso alla prosecuzione dell’attività caratteristica di G.E.C. S.p.A.), quello che appare, sindacalmente parlando, anomalo riguarda le azioni messe in atto dalla Regione al fine di assicurare, con una organizzazione interna, la gestione dei servizi accessori per la riscossione della tassa bollo auto.
In particolare leggendo le premesse della Determina, l’estensore tecnico dell’atto cita, tra l’altro, che “l’Amministrazione Regionale, tenuto conto delle indicazioni fornite dal T.A.R. Piemonte con la sentenza del 7.12.2012 n. 1304, sta valutando la concreta e reale fattibilità di assumere provvedimenti organizzativi interni finalizzati alla futura internalizzazione della riscossione volontaria e dei relativi servizi di supporto alla medesima e della riscossione coattiva della tassa automobilistica”.
Ritenuta l’esigenza, nelle more delle predette procedure o comunque in quelle finalizzate all’internalizzazione del servizio di riscossione, in corso di valutazione, di provvedere ad un affidamento diretto di tale servizio, così come meglio descritto e regolamentato nella convenzione che sarà approvata a seguito del presente atto”.
E così la Direzione Regionale Risorse Umane e Patrimonio, il 21 dicembre 2012, attiva una ricerca di professionalità interna all’Ente volta ad individuare n. 30 unità di personale diplomato/laureato da assegnare alla Direzione Risorse Finanziarie - Settore Politiche Fiscali - per la gestione dei servizi di riscossione di che trattasi.
A tale ricerca di professionalità pare abbiano risposto solo una decina di dipendenti.
Appare evidente che stante la richiesta numerica originaria, il risultato ottenuto è ben lontano, nei fatti, dall’essere stato raggiunto.
Ma il punto non questo. L’obiettivo di individuare un “gruppo” di dipendenti regionali in grado di svolgere quelle attività che la Regione Piemonte aveva pensato “disgraziatamente” di esternalizzare, appariva, a dicembre, una chiara ed evidente volontà della Regione (della Giunte Regionale o solo dei vertici della Direzione Risorse Umane e Patrimonio e della Direzione Risorse Finanziarie?) di orientarsi verso l’internalizzazione di tali funzioni allo scopo sia di ridurre la spesa per la gestione esternalizzata del processo di riscossione sia di controllare direttamente tale processo “processo” allocando delle risorse umane (dipendenti pubblici), in una attività strategica per gli interessi economici regionali.
Ora, una decina di persone sono sufficienti ad assicurare alla Regione la gestione dei servizi accessori per la riscossione della tassa bollo auto?
Da tempo questa Giunta Regionale sottolinea la presenza di sovrannumeri di personale in servizio nell’Ente (su quali basi si fondano tali assunti, non siamo ancora riusciti da loro a saperlo…), e quindi perché mai non sono stati attivati dall’Amministrazione quegli appositi e legittimi strumenti di Organizzazione del Lavoro, denominati: “Ordini di Servizio” nei confronti del personale regionale in “sovrannumero” al fine di assicurare lo svolgimento delle attività presso la Direzione Risorse Finanziarie - Settore Politiche Fiscali?
Ricordiamo che: efficienza, efficacia ed economicità rappresentano i cardini, in positivo, dell’azione della Pubblica Amministrazione, nessuna organizzazione sindacale, a fronte della trasparenza dell’azione di governo, avrebbe a che dire…
La tutela dell’interesse pubblico è sempre al centro degli interessi in gioco di tutti oppure qualcuno, a perso la memoria, e sta già pensando ad una ulteriore proroga per la gestione dei servizi accessori per la riscossione della tassa bollo auto?
Quali gli interessi da difendere e coltivare?