UN “GRATTA-CIELO” A COSTO ZERO...
La Regione Piemonte ce l’ha più lungo di tutto il Nord d’Italia, più alto della sede della Regione Lombardia, parliamo ovviamente del nostro “gratta-cielo”, a detta di qualcuno, una delle opere di edilizia pubblica più importante d’Italia.
Continuare, oggi, ad interrogarsi sul perchè una delle Regioni più indebitate d’Italia abbia voluto dotarsi di una sede faraonica è oramai abbastanza inutile, ma l’interrogativo sempre di attualità continua a riguardare i costi dell’opera e la sua convenienza economica assoluta.
Come è noto, la gara d’appalto venne vinta dall’associazione temporanea di imprese (ATI) di tipo verticale costituita, dal lato finanziatori, dal Monte dei Paschi di Siena Leasing & Factoringin in veste di capofila e, dal lato costruttori, da un pool di imprese avente come soggetto di riferimento Coopsette.
Il sistema di finanziamento dell’opera, voluto dalla Giunta Bresso, fu il “leasing immobiliare in costruendo” (disciplinato per la prima volta nella Finanziaria del 2007), un'opportunità di finanziamento che ha permesso alla Regione Piemonte di non anticipare i costi di realizzazione del “gratta-cielo”, spostato dalla originaria localizzazione progettuale e voluto far nascere all’interno dell’area “ex FIAT AVIO”.
La Regione inizierà a versare i canoni di leasing subito dopo l’emissione del Certificato di Collaudo Provvisorio o alla data di presa in consegna anticipata dell’opera (il mutuo, si legge sul Sito, di oltre 260 milioni di euro è rateizzato per 20 anni in canoni semestrali da 12,6 milioni di euro l’anno).
Un meccanismo finanziario che portò i nostri virtuosi amministratori regionali del passato a parlare addirittura di “operazione a costo zero”, stante il preventivato risparmio sugli affitti passivi pagati annualmente dall'Amministrazione, stimato in circa 14 milioni di euro (ndr. secondo le nostre stime sono invece circa 16 i milioni di euro di risparmio) per tutte le 27 sedi presenti sul territorio.
Ed allora a che punto è la realizzazione del “gratta-cielo” della Regione Piemonte?
Le notizie scarseggiano e per risolvere l’arcano non serve neanche consultare in proposito “l’aggiornatissimo” Sito ufficiale regionale dedicato alla futura sede. Queste le ultime notizie riprese dal Sito:
23-02-2016 : Riprenderanno a metà marzo i lavori necessari per terminare la costruzione del grattacielo (ndr. marzo di quale anno?), è quanto ha annunciato il vicepresidente Aldo Reschigna rispondendo a due interrogazioni nel corso della seduta del Consiglio regionale del 23 febbraio.
16.03.2015 : Il vicepresidente Aldo Reschigna ha comunicato il 16 marzo alla Prima Commissione consiliare che per la realizzazione del Palazzo unico della Regione non sussistono particolari problemi che possano allungare i tempi e che “ipotizziamo dunque il completamento della costruzione entro agosto 2015”.
Siamo oramai in pieno agosto dell’anno 2016 ed i lavori che avrebbero dovuto terminare nel 2015, non sono né ripresi né terminati, ma sul Sito regionale… “acqua in bocca”; i più informati raccontano che riprenderanno a novembre di quest’anno... (scoop!).
Come ripete spesso il Segretario Petrelli, nella P.A. esistono dei “tempi per realizzare le cose”.
Già, quel “termine dei lavori”, che nel nostro caso, consentirebbe l’avvio del trasferimento dei dipendenti dell’Ente all’interno della “gratta-cielo”, ma non solo…
Da quella data la Regione Piemonte inizierà, come già detto, a versare i canoni di leasing all’ATI avente quale capofila il Monte dei Paschi di Siena Leasing & Factoring.
Ma i costi economici del “gratta-cielo” riportati sul Sito sono proprio quelli giusti?
Se i canoni periodici di leasing pari a 12,6 milioni di euro l’anno erano stati calcolati per far fronte ad un costo dell’opera di circa 260 milioni di euro, ed il costo dell’opera nel 2015, a seguito di molteplici perizie di variante, ha superato i 270 milioni di euro (ed i costi con il passare dei giorni sono destinati a lievitare ulteriormente), possibile che la rata annua resti ferma a 12,6 milioni di euro?
Evidentemente non è possibile…
E poi, se è vero, ed è vero, che sino alla completa realizzazione del “gratta-cielo” il manufatto non viene consegnato alla Regione Piemonte e che quindi non iniziano ad essere versati i canoni di leasing alle banche, è anche vero che le stesse banche a ristoro dell’esposizione finanziaria effettuata nel tempo a favore delle Imprese costruttrici (somme riconosciute alle Imprese in relazione allo stato di avanzamento lavori), addebitano già ora alla Regione Piemonte gli interessi su tali somme riconosciute.
Questi interessi sono denominati di “PRE LOCAZIONE”.
Quindi più si va oltre alla data di chiusura lavori prevista dal cronoprogramma iniziale approvato, più l’ammontare degli interessi a favore delle banche aumenta…
Ora se la Regione aveva preventivato un budget per la copertura di tali interessi in relazione alla chiusura dei lavori prevista per il 2015, ipotizzando che la chiusura dei lavori avvenga nel 2018, quanto sarà la spesa maggiore a carico della Regione per far fronte all’aumento degli interessi di “PRE LOCAZIONE”?
La differenza tra i milioni di euro preventivati dalla Regione Piemonte per gli interessi di “PRE LOCAZIONE ed i milioni finali che dovrà riconoscere alle banche, è giusto che se ne facciano carico i piemontesi?
Cosa dicono i nostri Amministratori su questo tema? Tutti zitti…
Ma allora per essere un’opera a “costo zero” e quindi conveniente per i cittadini contribuenti della Regione Piemonte, vorrà quindi dire che la rata del leasing sarà almeno pari a 14 milioni di euro, l’equivalente cioè del risparmio sugli affitti passivi pagati annualmente dall'Amministrazione per tutte le 27 sedi regionali presenti sul territorio… giusto?
Sulla base di quanto iscritto sul capitolo 203835 del Bilancio Pluriennale regionale denominato: “Spesa per canone di locazione finanziaria per la realizzazione del palazzo uffici della Regione Piemonte in Torino”, non sembra proprio… in quanto la spesa preventivata ammonta a 18 milioni di euro!
Quindi proviamo a fare due calcoli:
19 M€ annui (nostra stima della rata annuale del leasing);
-
16 M€ annui (nostra stima delle spese e degli affitti passivi sedi regionali);
=
3 M€ annui (maggior costo annuo);
x
20 anni (durata delle rate del finanziamento);
=
60 M€ (totale maggior costi stimati - Ovviamente salirebbero ad 80 M€ secondo i dati e le stime dell'A.R.).
I “sogni di grandeur” dei nostri Amministratori pubblici costano molto cari… anzi, di più!
Operazione a “costo zero”? Opera pubblica conveniente? Per chi?
E se il Segretario Petrelli, in questo quadro economico “irriverente”, pensa di dare una mano al suo datore di lavoro trovando risorse risibili per concorrere alla copertura della “voragine” del Bilancio regionale (implementata ulteriormente in questi anni grazie ai costi del “gratta-cielo”), andando a ridurre gli stipendi dei dipendenti regionali e contribuendo ad implementare quelle campagne mediatiche volte a screditare i dipendenti pubblici… che dire, complimenti… vuol dire che alla Regione Piemonte siamo veramente “alla frutta”.