Tutti contro...
Le raccomandazioni piovono quotidianamente su Roma. Arrivano anche oggi dalla troika, dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Centrale Europea e dalla Commissione Ue, che chiedono in coro un aggiustamento di rotta, un rientro dentro le regole di bilancio e una maggiore collaborazione. Tutto questo mentre Giovanni Tria è a Bali per i lavori delle assemblee annuali di Fmi/Banca Mondiale, vede il segretario americano al Tesoro Steve Mnuchin e ribadisce l'impegno italiano a ridurre il debito/Pil; incontra Pierre Moscovici e registra "un'atmosfera buona" e un "clima dialogante".
Per l'Fmi, la manovra in discussione "va in direzione opposta rispetto ai nostri suggerimenti. Credo seriamente che per diverso tempo non sia stato seguito il consolidamento di bilancio che ha portato l'Italia a crescere sotto il suo potenziale" afferma Poul Thomsen, a capo del Dipartimento europeo del Fmi, in conferenza stampa nell'ambito dei meeting di Fmi/Banca mondiale in corso a Bali. "Non è il momento di allentare le politiche" di bilancio, ha aggiunto Thomsen, per il quale un gruppo di Paesi, tra cui l'Italia, ha "margini limitati".
Per la Commissione Ue, l'Italia ha già goduto di flessibilità. "Esamineremo il progetto di bilancio 2019 tra il 15 ottobre e la fine di novembre senza collera e senza parzialità" assicura il presidente Jean-Claude Juncker in un'intervista a Le Monde. "Il nostro mandato non è di rovesciare un governo o di creare problemi con comportamenti inappropriati o delle dichiarazioni eccessive", ma i documenti che arrivano dall'Italia mostrano che "non rispetta" la parola sugli impegni di bilancio. "Il suo precedente governo si era impegnato a un deficit dello 0,8% del Pil nel 2019 e il nuovo lo porta al 2,4%"... "Non ho niente contro l'Italia, al contrario. Io la amo. Che si smetta di descriverci come dei mostri freddi e chiusi in un bunker, insensibili agli appelli del popolo" prosegue Juncker, sottolineando che "se l'Italia ha potuto investire così tanto in questi ultimi anni, è perchè ho reso più flessibile l'interpretazione del Patto di Stabilità e Crescita. Questo mi è valso dei problemi con un buon numero di altri Stati membri", ma "ho voluto che si prendessero in considerazione i cicli economici e le spese straordinarie, come quelle legate alla crisi dei rifugiati". Inoltre, "abbiamo attivato una clausola di investimenti e un'altra sulle riforme strutturali. Così l'Italia ha potuto spendere 30 miliardi di euro in più di quanto avrebbe potuto fare se avessimo applicato meccanicamente le regole".
M5s: "Forse Juncker non ha ben chiari i meccanismi della democrazia" - E dal Movimento 5 stelle arriva la risposta al presidente della Commissione europea: "Sorprendono ancora una volta le dichiarazioni di Juncker, che da un lato dice di amare il nostro Paese e dall'altro gli chiede ancora austerità, giustificandola con gli impegni di finanza pubblica presi dal governo Gentiloni. Juncker forse non ha ben chiari i meccanismi della democrazia: il 4 marzo il voto popolare ha premiato M5S e Lega, forze politiche che si sono poi unite in un Contratto di Governo", dichiarano i deputati M5S, che aggiungono: "Il M5S non è anti-europeista, ma interpreta in senso pieno lo spirito dei Trattati Europei. Juncker ha bisogno di un ripasso: all'articolo 2, comma 3, del Trattato di Lisbona si legge che l'Unione Europea: 'si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa...che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente...combatte l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali...Essa promuove la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membrì. L'Europa che vogliamo costruire insieme agli altri Stati è questa, non quella rappresentata dall'attuale Commissione Europea"
Per la Bce sono i Paesi a più alto debito a dover maggiormente rispettare il Patto di Stabilità. Per avere benefici dalle misure monetarie "le politiche di altri settori devono contribuire con più forza ad alzare la potenziale crescita sul lungo e ridurre le vulnerabilità". Il presidente Mario Draghi ritiene necessario accelerare le riforme strutturali e l'espansione in corso "richiede la ricostruzione di 'cuscinetti' fiscali", particolarmente "importante nei Paesi in cui il debito pubblico è elevato e per i quali la piena adesione al Patto di stabilità e crescita è fondamentale per salvaguardare sane posizioni di bilancio".
Di Maio: "Manca solo la Nasa" - "Oggi è arrivata la bocciatura da parte dell'Fmi, ormai manca all'appello solo la Nasa e qualche e qualche altro ente di qualche altro pianeta" - ha affermato Di Maio - Questo è motivo di orgoglio perché staremo sbagliando qualcosa quando quelli che promuovevano Renzi, Letta e Gentiloni cominceranno a promuovere anche noi. Quindi per quanto mi riguarda, sono molto tranquillo quando vedo queste reazioni".