Il Palazzo... a chi togliamo?
Da sempre, tutto ciò che viene cambiato/modificato del costruendo grattacielo della Regione Piemonte, viene rappresentato all’opinione pubblica dalla componente politica dell’Amministrazione regionale, come il risultato di un processo di razionalizzazione e di risparmio sui costi della pubblica amministrazione.
Siamo desiderosi di conoscere, anche questa volta, cosa escogiterà il Vice Presidente RESCHIGNA per giustificare il cambio della destinazione d’uso del piano della palazzina del “centro servizi”, dedicato, dalla mente dell’architetto FUKSAS, alla realizzazione di un ASILO NIDO.
Dovete sapere, si racconta, che nel progetto APPROVATO ( cioè vincitore della selezione progettuale pubblica) era stata data particolare importanza alla scelta delle funzioni dedicate del “centro servizi”, con l’obiettivo di dar vita ad un edificio in grado di ospitare attività collettive e di pubblico interesse al fine di poter diventare un motore di trasformazioni significative a livello urbano e parte integrante della vita della città.
Il centro servizi avrebbe dovuto ospitare il centro congressi, la biblioteca e la mediateca, gli archivi, il centro stampa, il magazzino economale, le centrali tecnologiche, l’ufficio cartografico, la mensa, un centro fitness e, giusto appunto, l’asilo nido…
E pensare che l’idea progettuale originale (asilo da 75 posti letto, di cui 15 per lattanti, con sale riposo e da pranzo, spazi per le attività comune, la cucina e un ambulatorio pediatrico) era già stata cambiata nel tempo.
Infatti era stato previsto una riduzione degli spazi destinati all’ASILO NIDO (dimezzati i posti letto), liberando metrature per la realizzazione di un CENTRO DIURNO per ANZIANI. Una volta tanto una idea apprezzabile!!!
Acquisite tutte le autorizzazioni previste dalle normative vigenti per dar vita a tali due importanti momenti di aggregazione sociale a favore dei dipendenti regionali…
Batto cucù e l’ASILO NIDO + il CENTRO DIURNO per ANZIANI... non ci sono più!!!
Infatti, da voci di corridoio, pare che la volontà della Giunta Regionale sia proprio quella di cancellare l’ennesima parte progettuale (l’asilo nido) della pensata del povero FUKSAS (architetto… ma cosa aspetta a disconoscere il progetto, la vita non può essere solo “vil denaro”, schiena dritta!!!), nonchè lo spazio destinato al centro diurno per anziani. Avranno già fatto la variante e la richiesta del cambio della destinazione d'uso? Mah...
Al posto delle succitate attività sociali a favore dei dipendenti regionali, l’intenzione sarebbe quella di destinare tali metrature, niente meno che:
- all’Arpea Piemonte – Arpea (Agenzia regionale Piemontese per le erogazioni in Agricoltura);
- alla biblioteca dell’IRES (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali per il Piemonte);
- alla biblioteca del Consiglio Regionale;
- all’U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico);
- alla Tesoreria ed ad uno SPORTELLO BANCARIO!!!
E che dire del centro FITNESS… vogliamo mica che l’austero rigore sabaudo possa essere scalfito da un simile pensata “farlocca” di un architetto “qualsiasi”… non sia mai che un dipendente della Regione, nel proprio tempo libero, possa fare della sana “ginnastica”… ma siamo mica negli Stati Uniti d’America o in Germania… ed allora voilà… cancellato il centro fitness!!!
Per non parlare della MENSA.
Care colleghe e cari colleghi, ciao, ciao, mensa fresca… aspettiamoci l’arrivo del servizio di cucina precotta e confezionata o qualcosa di simile… e magari gestito da qualche cooperativa…
E pensare che le soluzioni interne, a costo zero, per mantenere la mensa fresca erano state pensate e ben strutturate… niente da fare neanche su questo fronte!!! Non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire!!!
Ma è mai possibile??? Ma che luogo di lavoro è diventato il nostro Ente?
Perché i rappresentanti di questa Giunta che dovevano informare le Organizzazioni Sindacali Aziendali su tutte le questioni che riguardavano il futuro luogo di lavoro di migliaia di dipendenti regionali, non l’hanno fatto e continuano a non farlo?
Tutte le decisioni sono state e vengono prese all’oscuro delle Organizzazioni Sindacali…
Troppi occhi? Cosa si nasconde dietro a tutto ciò? Che la poca trasparenza sia indice di poca serenità?
Come sempre il CSA terrà gli occhi e le orecchie aperte!!!