Sulle posizioni organizzative... altro flop della Giunta CHIAMPARINO.
Si sono concluse le selezioni per l’assegnazione di oltre un migliaio di posizioni organizzative funzionariali dell’Ente Regione Piemonte. La decorrenza degli incarichi avverrà il 2 di maggio 2019.
Su questo tema abbiamo passato cinque anni di faticosissime relazioni sindacali con la Giunta CHIAMPARINO, caratterizzate da toni accesi e dichiarazioni politiche “roboanti” e “generaliste” contro i dipendenti posizionati.
Alla luce dei fatti, la montagna (la politica) ha partorito un topolino…
In realtà non c’è stato nessun ridisegno della macchina organizzativa funzionariale regionale, ma l’esatto opposto… vale a dire le posizioni organizzative sono aumentate!!!
Il fatto in sé, stante la diminuzione del numero dei dirigenti regionali ridotti in questi anni a poco più di un centinaio, sarebbe stato anche condivisibile sotto il punto di vista organizzativo, ma oggi stante l’assenza assoluta di valutazioni e di indirizzi politici settoriali che ne giustifichino il dato, non è dato sapere come è stato giustificato…
Resta per noi del CSA il brutto ricordo del “non confronto politico” avuto, con questa amministrazione di centro sinistra, sui veri contenuti connessi a questa tematica. Rappresentanti politici sempre e solo arroccati su posizioni contraddittorie e dai cliché avulsi da ragionamenti volti all’organizzazione del lavoro.
Per non parlare poi della delusione per i contenuti di basso profilo delle relazioni avute con la componente tecnica dell’amministrazione stessa, capitanata dal fu Segretario Generale PETRELLI (ruolo, ricordiamo, fortemente voluto dal Presidente CHIAMPARINO).
Basta rileggersi il documento disciplinante l’assegnazione delle Posizioni Organizzative approvato dalla Giunta Regionale, pieno zeppo di contraddizioni e di assunzioni di principio disattese poi al momento delle procedure di selezione.
In questo contesto è del tutto evidente che ancora una volta oggi trovano spazio i rimpianti, le contestazioni e la rabbia delle colleghe e dei colleghi che aspettavano con fiducia queste selezioni.
Ci riferiamo a quelle colleghe e colleghi che:
- hanno passato anni a svolgere, di fatto, ruoli e funzioni di posizioni libere e mai loro assegnate.
- hanno svolto ruoli con una indennità di funzione percepita inferiore a quella spettante stante l’importanza delle attività assegnate.
- hanno svolto ruoli e funzioni di analoghi colleghi e colleghe titolari di posizioni senza vedersi riconosciuta l’indennità di posizione.
- hanno visto assegnare a colleghi e colleghe di altri settori regionali, quella posizione organizzativa messa a selezione nel proprio settore avente attività attinenti al proprio lavoro.
Come CSA ci eravamo più volte esposti con l’Amministrazione per sottolineare l’importanza del riconoscimento meritocratico del lavoro svolto.
Auspicavamo che l’Amministrazione ne tenesse conto… invece...
In questi casi è successo un po' come nel gioco dell’oca dove, se capiti nella casella sbagliata, torni al via.
Quando su questi temi non si è in grado di leggere la realtà dei fatti e si ha di fronte l’arroganza e la sordità politica, dimenticatevi i curricula, le esperienze di lavoro, la capacità di presentarsi al colloquio lavorativo, la fiducia nei propri mezzi.
Qualche TOP politico questi casi li ha definiti “DANNI COLLATERALI”, ma è così che si perdono le opportunità e si umilia il capitale umano…
La Giunta Regionale poteva e doveva fare di più e meglio.