Sono contro i dipendenti...

18.07.2016 19:59

Meno tre, due, uno… Click!!! 

E così sulle politiche del personale l’attuale maggioranza politica regionale ha deciso di premere il tasto della sua “autodistruzione”. Chiamparino ha infatti dato ordini tassativi ai suoi sottoposto di ridurre gli stipendi dei dipendenti regionali. Al solito, nello stile dei suoi predecessori, invece di aggredire le sacche degli sprechi e compiere le vere razionalizzazioni che necessitano in Regione, sceglie di fare la cosa più semplice e mette le mani in tasca all’anello più debole.

I dipendenti della Regione Piemonte assistono stupefatti a “riorganizzazioni” continue, indagini della magistratura, “grattacieli mancati”, pre-accordi sindacali disattesi… il tutto in un ambiente caratterizzato da politici in piena “crisi di nervi” che hanno perso il contatto con la realtà.

Sono trascorsi due anni dall’insediamento di Chiamparino in Regione, anni contraddistinti dal “nulla di fatto” realizzato sulle “politiche del personale”, ma non solo… Anni caratterizzati da una confusa governance politica della delega al Personale, ma l’Assessore al Personale è Reschigna o Ferraris? Con chiunque ne parli in Regione... compare un “sorrisetto” (ma che ci sarà da ridere?) e poi parlano di risparmiare…

L’ultima scorrettezza della Giunta Regionale riguarda la presentazione di un emendamento (art. 26 bis) alla l.r. n. 23/2008 "Disciplina dell'organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza ed il personale", direttamente in aula, ciò in quanto il Disegno di Legge n. 210 del 28.04.2016, nel quale l’emendamento viene incardinato, era già stato licenziato dalla 1° commissione consiliare.

Fatto mai accaduto prima nella storia della Regione Piemonte. Le leggi che hanno riguardato “l’organizzazione del lavoro ed il personale” avevano sempre avuto un ampio dibattito politico e sindacale. Oggi non più… in pieno stile governativo nazionale si intende “bypassare” sia il Sindacato sia i componenti della 1° Commissione Consiliare evitando loro di discutere nel merito le  modifiche strategiche all’organizzazione del lavoro pensate dalla Giunta.

Prendiamo quindi atto della volontà di Chiamparino di perseguire l’esatto opposto di quello che avevamo pensato che potesse accadere in questa legislatura. Tant’è che il non dialogo e il non ascolto sono scritti sui biglietti da visita di questa Giunta Regionale. Assisteremo quindi d’ora in avanti alla sceneggiatura di un film già visto nella legislatura Bresso: la storia di un Presidente della Regione che grazie al suo totale distacco con la realtà ed i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente Regione, perse le elezioni per qualche migliaio di voti. 

Che dire… auguri…