Siria...

21.02.2016 23:26

"Questa è una vera strage degli innocenti. Su 300mila morti oltre 10mila sono bambini, senza parlare di quei bimbi che muoiono annegati o rimangono sotto le macerie dopo un bombardamento. Deve cessare questa strage. Quelli che soffrono di più sono i bambini e le donne". Lo ha detto il nunzio apostolico a Damasco, monsignor Mario Zenari, in un'intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane.

"La situazione purtroppo resta grave - ha proseguito mons. Zenari - c'è qualche segnale di speranza fuori Damasco: ho visto alcuni convogli umanitari che mi hanno aperto il cuore. Anche se al momento chi è stato soccorso è solo una minima parte. Ieri sentivo parlare che i convogli umanitari hanno raggiunto 80mila persone ma circa 450mila persone vivono ancora in territori assediati e più di 4 milioni si trovano in zone irraggiungibili perché sono in mezzo a due fuochi. La situazione nel Nord è ancora preoccupante, gli effetti dei bombardamenti sono sotto gli occhi di tutti".

"La situazione umanitaria, a parte quella politica che è più complicata - ha aggiunto mons. Zenari -, dovrebbe essere risolta con maggiore volontà da parte di tutte le parti in conflitto. E' inammissibile che gli aiuti umanitari non possano arrivare in alcuni territori: il latte e il riso per i bambini sono disponibili ma aspettano i permessi per poter entrare".

Intanto il ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita Adel al Jubeir vuole rifornire i gruppi moderati di opposizione in Siria di missili terra-aria. Lo ha detto lo stesso ministro in un'intervista pubblicata sul numero dello Spiegel in uscita domani, di cui è stata fornita un'anticipazione. I missili, secondo al Jubeir, "permetteranno all'opposizione moderata di abbattere elicotteri e aerei del regime".

In questo modo, ha proseguito il ministro saudita nell'intervista allo Spiegel, i rapporti di forza in Siria "si modificheranno, così come a suo tempo si sono modificati in Afghanistan". Il ministro, che è stato intervistato dai giornalisti del settimanale tedesco a margine della conferenza sulla sicurezza di Monaco, ha poi criticato la prassi delle esecuzioni capitali nel suo Paese e ha negato una vicinanza ideologica tra wahabismo e il gruppo terroristico dell'Isis: "L'Isis è islamico tanto quanto il Ku Klux Klan è cristiano", ha detto al Jubeir.