SI TAV...
"L’hanno chiamata «la protesta gentile» ed è questo - insieme con i suoi temi trasversali e la sua vocazione, politica ma non partitica - ad averla resa così popolare.
Oggi si misura con i numeri veri, quelli di una piazza da cui dipendono i destini di Chiara Appendino.
La sindaca teme quest’Onda nata dal basso, perché ha saputo coagulare vaste porzioni di città.
Per quasi tutti la Tav non è l’obiettivo; semmai è il sintomo di un rapporto compromesso con chi guida la città.
Lo spiega bene il leader degli industriali Dario Gallina: «I torinesi finora hanno parlato poco, ma sono veramente stufi di certe decisioni.
Noi siamo molto focalizzati sul tema delle infrastrutture, ma c’è un malessere generale su una serie di No detti fino ad oggi che ha coalizzato la risposta della società civile»."