Richiesta audizione ai Capi Gruppo consiliari...

19.10.2020 13:54
In quest’ultimo anno il lavoro nella Pubblica Amministrazione è profondamente mutato ed i rappresentanti della politica, invece di indicare le strade per un fattivo cambiamento in positivo della stessa, si sono limitati ad assumere atteggiamenti mediatici populistici ed autoreferenziali.
 
Queste rappresentanze sindacali hanno sempre evidenziato la necessità di riorganizzare la “macchina regionale”, ma il metodo messo oggi in atto dai rappresentanti dell’Amministrazione regionale si sta dimostrando pieno di contraddizioni ed in molti casi occasione di emarginazione di
lavoratrici e lavoratori sul posto di lavoro.
 
Come dipendenti pubblici non siamo più disposti ad essere considerati il capro espiatorio di ogni mal funzionamento della pubblica amministrazione quando sprechi e inefficienze devono ricercarsi altrove.
 
Tematiche quali il rendimento e la meritocrazia del dipendente regionale, sbandierate come icone del cambiamento, non sono affatto convincenti, manca il contraddittorio politico democratico con le rappresentanze sindacali al fine di mettere a confronto il pensiero di ciascuna delle parti su cosa voglia dire essere produttivi nella pubblica amministrazione.
 
Peraltro, nel corso di questa legislatura, sia l’Assessore con delega al Personale, sia la delegazione trattante di parte datoriale della Giunta Regionale, hanno spesso avuto comportamenti difformi dalle regole contrattuali.
 
In particolare ultimamente, gli atti ed i provvedimenti amministrativi assunti dalla Giunta regionale e dalla Direzione di riferimento si dimostrano quantomeno contraddittori rispetto all’orientamento assunto a livello nazionale in tema di lavoro agile.
 
Questo fatto stesso, nonché le dichiarazioni rilasciate alla stampa da esponenti di questa Giunta, hanno messo in cattiva luce l’operato di migliaia di lavoratori regionali che in questi mesi di emergenza hanno assicurato con impegno e senso di responsabilità l’operato della nostra
Amministrazione, spesso utilizzando strumentazione propria e mettendo a disposizione dell’amministrazione le proprie connessioni internet e telefoniche, non essendo adeguate quelle ordinariamente fornite dal datore di lavoro.
 
Su questi temi, con la presente si chiede un urgente incontro con le SS.LL. volto ad affrontare nellasede deputata le criticità presenti.
In quest’ultimo anno il lavoro nella Pubblica Amministrazione è profondamente mutato ed i
rappresentanti della politica, invece di indicare le strade per un fattivo cambiamento in positivo
della stessa, si sono limitati ad assumere atteggiamenti mediatici populistici ed autoreferenziali.
Queste rappresentanze sindacali hanno sempre evidenziato la necessità di riorganizzare la
“macchina regionale”, ma il metodo messo oggi in atto dai rappresentanti dell’Amministrazione
regionale si sta dimostrando pieno di contraddizioni ed in molti casi occasione di emarginazione di
lavoratrici e lavoratori sul posto di lavoro.
Come dipendenti pubblici non siamo più disposti ad essere considerati il capro espiatorio di ogni
mal funzionamento della pubblica amministrazione quando sprechi e inefficienze devono ricercarsi
altrove.
Tematiche quali il rendimento e la meritocrazia del dipendente regionale, sbandierate come icone
del cambiamento, non sono affatto convincenti, manca il contraddittorio politico democratico con le
rappresentanze sindacali al fine di mettere a confronto il pensiero di ciascuna delle parti su cosa
voglia dire essere produttivi nella pubblica amministrazione.
Peraltro, nel corso di questa legislatura, sia l’Assessore con delega al Personale, sia la
delegazione trattante di parte datoriale della Giunta Regionale, hanno spesso avuto
comportamenti difformi dalle regole contrattuali.
In particolare ultimamente, gli atti ed i provvedimenti amministrativi assunti dalla Giunta regionale e
dalla Direzione di riferimento si dimostrano quantomeno contraddittori rispetto all’orientamento
assunto a livello nazionale in tema di lavoro agile.
Questo fatto stesso, nonché le dichiarazioni rilasciate alla stampa da esponenti di questa Giunta,
hanno messo in cattiva luce l’operato di migliaia di lavoratori regionali che in questi mesi di
emergenza hanno assicurato con impegno e senso di responsabilità l’operato della nostra
Amministrazione, spesso utilizzando strumentazione propria e mettendo a disposizione
dell’amministrazione le proprie connessioni internet e telefoniche, non essendo adeguate quelle
ordinariamente fornite dal datore di lavoro.
Su questi temi, con la presente si chiede un urgente incontro con le SS.LL. volto ad affrontare nella
sede deputata le criticità presenti.Oggetto: Richiesta audizione
In quest’ultimo anno il lavoro nella Pubblica Amministrazione è profondamente mutato ed i
rappresentanti della politica, invece di indicare le strade per un fattivo cambiamento in positivo
della stessa, si sono limitati ad assumere atteggiamenti mediatici populistici ed autoreferenziali.
Queste rappresentanze sindacali hanno sempre evidenziato la necessità di riorganizzare la
“macchina regionale”, ma il metodo messo oggi in atto dai rappresentanti dell’Amministrazione
regionale si sta dimostrando pieno di contraddizioni ed in molti casi occasione di emarginazione di
lavoratrici e lavoratori sul posto di lavoro.
Come dipendenti pubblici non siamo più disposti ad essere considerati il capro espiatorio di ogni
mal funzionamento della pubblica amministrazione quando sprechi e inefficienze devono ricercarsi
altrove.
Tematiche quali il rendimento e la meritocrazia del dipendente regionale, sbandierate come icone
del cambiamento, non sono affatto convincenti, manca il contraddittorio politico democratico con le
rappresentanze sindacali al fine di mettere a confronto il pensiero di ciascuna delle parti su cosa
voglia dire essere produttivi nella pubblica amministrazione.
Peraltro, nel corso di questa legislatura, sia l’Assessore con delega al Personale, sia la
delegazione trattante di parte datoriale della Giunta Regionale, hanno spesso avuto
comportamenti difformi dalle regole contrattuali.
In particolare ultimamente, gli atti ed i provvedimenti amministrativi assunti dalla Giunta regionale e
dalla Direzione di riferimento si dimostrano quantomeno contraddittori rispetto all’orientamento
assunto a livello nazionale in tema di lavoro agile.
Questo fatto stesso, nonché le dichiarazioni rilasciate alla stampa da esponenti di questa Giunta,
hanno messo in cattiva luce l’operato di migliaia di lavoratori regionali che in questi mesi di
emergenza hanno assicurato con impegno e senso di responsabilità l’operato della nostra
Amministrazione, spesso utilizzando strumentazione propria e mettendo a disposizione
dell’amministrazione le proprie connessioni internet e telefoniche, non essendo adeguate quelle
ordinariamente fornite dal datore di lavoro.
Su questi temi, con la presente si chiede un urgente incontro con le SS.LL. volto ad affrontare nella
sede deputata le criticità presenti.Oggetto: Richiesta audizione
In quest’ultimo anno il lavoro nella Pubblica Amministrazione è profondamente mutato ed i
rappresentanti della politica, invece di indicare le strade per un fattivo cambiamento in positivo
della stessa, si sono limitati ad assumere atteggiamenti mediatici populistici ed autoreferenziali.
Queste rappresentanze sindacali hanno sempre evidenziato la necessità di riorganizzare la
“macchina regionale”, ma il metodo messo oggi in atto dai rappresentanti dell’Amministrazione
regionale si sta dimostrando pieno di contraddizioni ed in molti casi occasione di emarginazione di
lavoratrici e lavoratori sul posto di lavoro.
Come dipendenti pubblici non siamo più disposti ad essere considerati il capro espiatorio di ogni
mal funzionamento della pubblica amministrazione quando sprechi e inefficienze devono ricercarsi
altrove.
Tematiche quali il rendimento e la meritocrazia del dipendente regionale, sbandierate come icone
del cambiamento, non sono affatto convincenti, manca il contraddittorio politico democratico con le
rappresentanze sindacali al fine di mettere a confronto il pensiero di ciascuna delle parti su cosa
voglia dire essere produttivi nella pubblica amministrazione.
Peraltro, nel corso di questa legislatura, sia l’Assessore con delega al Personale, sia la
delegazione trattante di parte datoriale della Giunta Regionale, hanno spesso avuto
comportamenti difformi dalle regole contrattuali.
In particolare ultimamente, gli atti ed i provvedimenti amministrativi assunti dalla Giunta regionale e
dalla Direzione di riferimento si dimostrano quantomeno contraddittori rispetto all’orientamento
assunto a livello nazionale in tema di lavoro agile.
Questo fatto stesso, nonché le dichiarazioni rilasciate alla stampa da esponenti di questa Giunta,
hanno messo in cattiva luce l’operato di migliaia di lavoratori regionali che in questi mesi di
emergenza hanno assicurato con impegno e senso di responsabilità l’operato della nostra
Amministrazione, spesso utilizzando strumentazione propria e mettendo a disposizione
dell’amministrazione le proprie connessioni internet e telefoniche, non essendo adeguate quelle
ordinariamente fornite dal datore di lavoro.
Su questi temi, con la presente si chiede un urgente incontro con le SS.LL. volto ad affrontare nella
sede deputata le criticità presenti.Oggetto: Richiesta audizione
In quest’ultimo anno il lavoro nella Pubblica Amministrazione è profondamente mutato ed i
rappresentanti della politica, invece di indicare le strade per un fattivo cambiamento in positivo
della stessa, si sono limitati ad assumere atteggiamenti mediatici populistici ed autoreferenziali.
Queste rappresentanze sindacali hanno sempre evidenziato la necessità di riorganizzare la
“macchina regionale”, ma il metodo messo oggi in atto dai rappresentanti dell’Amministrazione
regionale si sta dimostrando pieno di contraddizioni ed in molti casi occasione di emarginazione di
lavoratrici e lavoratori sul posto di lavoro.
Come dipendenti pubblici non siamo più disposti ad essere considerati il capro espiatorio di ogni
mal funzionamento della pubblica amministrazione quando sprechi e inefficienze devono ricercarsi
altrove.
Tematiche quali il rendimento e la meritocrazia del dipendente regionale, sbandierate come icone
del cambiamento, non sono affatto convincenti, manca il contraddittorio politico democratico con le
rappresentanze sindacali al fine di mettere a confronto il pensiero di ciascuna delle parti su cosa
voglia dire essere produttivi nella pubblica amministrazione.
Peraltro, nel corso di questa legislatura, sia l’Assessore con delega al Personale, sia la
delegazione trattante di parte datoriale della Giunta Regionale, hanno spesso avuto
comportamenti difformi dalle regole contrattuali.
In particolare ultimamente, gli atti ed i provvedimenti amministrativi assunti dalla Giunta regionale e
dalla Direzione di riferimento si dimostrano quantomeno contraddittori rispetto all’orientamento
assunto a livello nazionale in tema di lavoro agile.
Questo fatto stesso, nonché le dichiarazioni rilasciate alla stampa da esponenti di questa Giunta,
hanno messo in cattiva luce l’operato di migliaia di lavoratori regionali che in questi mesi di
emergenza hanno assicurato con impegno e senso di responsabilità l’operato della nostra
Amministrazione, spesso utilizzando strumentazione propria e mettendo a disposizione
dell’amministrazione le proprie connessioni internet e telefoniche, non essendo adeguate quelle
ordinariamente fornite dal datore di lavoro.
Su questi temi, con la presente si chiede un urgente incontro con le SS.LL. volto ad affrontare nella
sede deputata le criticità presenti.