Renzi rottama il 730...

11.12.2014 08:21

"Negli altri paesi, fortunatamente per loro, il 730 non ce l'hanno. Ma fra poco non ce l'avremo più nemmeno noi, perchè da prossimo anno elimineremo un certo modello di dichiarazione dei redditi. Al suo posto ci sarà un nuovo modello per semplificare la vita fiscale dei contribuenti". Così il Premier Matteo Renzi - a margine della sua giornata all'Ansaldo di Genova - ha delineato le linee guida di quella che sarà la sua riforma fiscale. In cima alla lista l'abolizione

dei modelli 730 e Unico e l'introduzione di un modello precompilato.

IL MODELLO PRECOMPILATO - All'Agenzia delle entrate l'ufficio "normativa e modulistica" è al lavoro da settimane: l'obiettivo è quello di varare la dichiarazione dei redditi precompilata subito dopo il via libera del governo che approverà il decreto delega sulla semplificazione fiscale prima dell'estate. La parola d'ordine è semplificare e, se le promesse verranno mantenute, il 31 maggio di quest'anno sarà l'ultimo in cui buona parte dei 18 milioni di contribuenti che oggi compilano il 730 si metteranno in fila ai Caf o dal commercialista per consegnare la propria dichiarazione dei redditi, spendendo dai 30 ai 100 euro. Il documento nel 2015 arriverà a casa o sarà consegnato direttamente sul posto di lavoro, e conterrà già tutti i dati necessari: redditi, mutui, titolarità di immobili e via elencando. Il modello avrà una parte interamente redatta dal fisco e un’altra lasciata in bianco. Nella prima troveranno posto i dati già in possesso del fisco, a partire da quelli anagrafici e reddituali contenuti nel Cud. A questi si aggiungeranno le detrazioni per familiari a carico, per lavoro dipendente e per pensione.

SI PARTE CON PENSIONATI E DIPENDENTI PUBBLICI - L'operazione appare inevitabilmente mastodontica, e di conseguenza non potrà riguardare tutti coloro che compilano il 730 ma soltanto coloro che hanno redditi stabili e facilmente identificabili: pensionati e lavoratori dipendenti. Questa è la platea di contribuenti con un reddito sostanzialmente uguale nel corso degli anni e i cui dati l'agenzia delle Entrate potrà recuperare senza problemi dai cosiddetti sostituti d'imposta, cioè dai datori di lavoro.
Il 730 precompilato arriverà anche a chi, oltre al reddito stabile, possiede una casa oppure è chiamato a fare la dichiarazione per detrazioni o deduzioni facilmente prevedibili: ad esempio gli sconti pluriennali per la ristrutturazione degli appartamenti, oppure mutui o polizze vita. Coloro che invece ricorrono al modello per detrarre spese meno prevedibili, come quelle mediche oppure hanno collaborazioni saltuarie, riceveranno un "precompilato" base sul quale potranno intervenire da soli o con l'aiuto del Caf o del commercialista. 
Coinvolti anche i 12 milioni di contribuenti che già oggi non compilano il 730: si tratta di pensionati o lavoratori dipendenti che utilizzano solo il Cud (il "Certificato unico" che il datore di lavoro consegna in primavera ai dipendenti in vista delle scadenze fiscali) e che non hanno detrazioni o altri redditi da inserire nel modello.

La ventata di semplificazioni potrebbe riguardare anche il modello "Unico" (lo compilano in circa 10 milioni), sebbene non si potrà evidentemente arrivare all'abolizione delle dichiarazioni di professionisti e lavoratori autonomi.