Questi sono i metodi di una sinistra al governo?
Il PETRELLI-CHIAMPARINO dopo aver preannunciato la scorsa settimana la riduzione sia numerica delle PO e delle AP sia dei valori economici oggi riconosciuti per i suddetti incarichi, nel corso dell’odierno incontro tecnico sindacale ha annunciato i prossimi ulteriori tagli che la Giunta Regionale intende mettere in atto a danno del personale.
In particolare PETRELLI-CHIAMPARINO si è soffermato sulla riduzione delle indennità contrattuali assegnate per particolari responsabilità e per il disagio.
Riportiamo, in sintesi, quanto dichiarato da PETRELLI-CHIAMPARINO nel corso dell’incontro:
Indennità per particolari responsabilità
Si tratta di un compenso accessorio volto a remunerare solo l’assunzione formale di particolari e specifiche responsabilità da parte dei lavoratori delle diverse categorie.
L’art. 17, comma 2, lett. f), del CCNL dell’1.4.1999, come integrato dall’art. 36, comma 1, del CCNL del 22.1.2004 e dall’art. 7 del CCNL del 9.5.2006, demanda alle autonome determinazioni della contrattazione decentrata integrativa di ciascun ente la definizione dei criteri per la individuazione degli incarichi di responsabilità legittimanti l’erogazione dell’indennità e per la quantificazione dell’ammontare della stessa entro il limite massimo stabilito dal CCNL (€. 2500).
Questa indennità può essere corrisposta al personale delle categorie B, C e D (non può essere erogata al personale della categoria D, quando lo stesso sia già incaricato della titolarità di posizioni organizzative).
Il compenso previsto dalla clausola contrattuale non può essere riconosciuto indiscriminatamente ai lavoratori, in base alla categoria o al profilo di appartenenza, né essere legato al solo svolgimento dei compiti e delle mansioni ordinariamente previste nell’ambito del profilo posseduto dal lavoratore. Infatti, esso deve essere soprattutto una utile occasione per premiare chi è maggiormente esposto con la propria attività ad una specifica responsabilità.
Deve trattarsi, pertanto, di incarichi aventi un certo “spessore”, con contenuti sicuramente significativi e qualificanti.
Ritenendo anomalo il fatto che circa il 90% del personale regionale delle Categorie B – C e D (tolte le AP e PO) ha riconosciuta tale indennità, la Giunta Regionale non ritiene più possibile condividere la situazione in essere.
Indennità di disagio
L’indennità di disagio, di cui all’art. 17, comma 2, lett. e) del CCNL dell’1.4.1999, vale a remunerare specifiche modalità e condizioni, non solo spaziali ma anche temporali, della prestazione lavorativa di alcune tipologie di lavoratori, diverse da quelle della generalità degli altri dipendenti.
Deve trattarsi, comunque, di modalità della prestazione realmente ed effettivamente differenziate da quelle degli altri lavoratori e che non caratterizzano in modo tipico le mansioni di un determinato profilo professionale, dato che queste sono già state valutate e remunerate con il trattamento stipendiale previsto per il suddetto profilo.
In considerazione del fatto che le indennità di disagio attribuite in RP sono pari al 150% del personale potenzialmente avente diritto, cioè tra il personale di categoria B e C che concorre ad avere l’indennità di disagio almeno mediamente, la metà, dei dipendenti ha due indennità, qualcuno tre, alla luce di quanto sopra la Giunta Regionale non ritiene più possibile condividere la situazione in essere.
Strana la lettura dei dati e la fotografia della situazione presente in Regione. Se fosse così ingiustificato lo stato delle cose... cosa aspetta PETRELLI-CHIAMPARINO a denunciare i Dirigenti complici del malaffare?
CARA COLLEGA E CARO COLLEGA TI STANNO METTENDO LE MANI IN TASCA... LO VUOI CAPIRE O NO??
IL CSA PROPORRA' ALLE ALTRE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DI INDIRE URGENTEMENTE UNA MANIFESTAZIONE
IN CONSIGLIO REGIONALE