Pronti a manifestare...
Ci sono sindacati che informano le lavoratrici ed i lavoratori in tempo reale fornendo loro informazioni vere sullo stato delle trattative... ci sono altri sindacati che dormono sugli allori e che tardano a dare le informazioni vere ai dipendenti. Problemi loro e di quei dipendenti che si ostinano ancora a non voler "aprire gli occhi". I fatti parlano da soli.
E così al termine dell’incontro politico avuto il 21.11.2013 con l'Assessore regionale al Personale: Vignale, la nostra Organizzazione, pur condividendo la necessità dell'Assessre volta ad addivenire a nuove regole di flessibilità organizzativa necessarie per l'efficienza organizzativa del nostro Ente, denuncia la pochezza di contenuto dei documenti presentati ai tavoli tecnici e soprattutto l'espressa non volontà politica di salvaguardare la figura del Dipendente Pubblico intesso come RISORSA spendibile per una Amministrazione Pubblica al passo con i tempi.
Ma con quale faccia spiegheranno, i rappresentanti di questa Giunta, che intendono iniziare il percorso di riorganizzazione dell'Ente partendo dal basso? Il fatto è contrario ad ogni percorso metodologico di sistema. Se la visione politica di questa Giunta è questa, è del tutto evidente il perchè dei problemi alla Sanità, ai Trasporti, ecc. ecc...
Non sono stati capaci e non hanno voluto, sino ad ora, modificare nulla rispetto al numero delle Direzioni, dei Direttori esterni, dei Settori (problematiche più volte sollevate per addivenire a risparmi di gestione), ma hanno un unico chiodo fisso: ridurre la retribuzione dei dipendenti regionali delle categorie. Ma non sono bastati i risparmi (milioni di euro) degli ultimi anni ottenuti in relazione alla diminuzione del numero dei dipendenti? La riduzione del ticket? Degli straordinari? Del contributo trasporti? Del blocco contrattuale? Della diminuzione vertiginosa del nostro potere d'acquisto? Ma di che cosa stanno parlando? In che mondo vivono lor signori?
E poi i "Criteri di Mobilità del personale" proposti dall'Amministrazione risultano poveri, incongruenti tra loro, con criteri gestionali fumosi (un non senso contratuale). Un calcio al "buon senso" ed alla tutela per le lavoratrici ed i lavoratori dell'Ente Regione Piemonte.
Tutto ciò sta accadendo in un momento storico drammatico per il Governo della nostra Regione. Il peggiore da quando si è costituita la nostra Regione. Una indagine quella della Autorità Giudiziaria torinese devastante dai contenuti di sostanza politica. I cittadini sono sconcertati e lo sono anche tutte le lavoratrici e i lavoratori dell'Ente Regione Piemonte. Assessore VIGNALE è il caso di fermarsi, non è tempo... occorre approfondire e migliorare ulteriormente i contenuti dei provvedimenti che intende approvare unilateralmente... perchè da soli... è sempre un brutto viaggiare...