Prendi i soldi e scappa...

22.10.2014 20:19

Come è noto, le baby pensioni dei Consiglieri ed Assessori regionali (note come vitalizi) da questa legislatura non ci sono più. Come effetto collaterale gli attuali stipendi dei consiglieri regionali che non hanno più da versare i contributi del 25% sull'indennità di carica (25% di € 6.600) sono aumentati di € 1.650 al mese.

Ricordiamo che la cancellazione del vitalizio non essendo stata voluta con efficacia retroattiva, genera tutt’oggi enormi costi a carico della collettività.

Per poter percepire il vitalizio è necessario infatti aver compiuto 65 anni d'età con almeno 30 mesi di carica, e versato comunque almeno 60 mesi di contributi. 

Il vitalizio va da un minimo del 30% dell'indennità dopo 5 anni di mandato ad un massimo di 80% dopo 20 anni di mandato (quindi da e 2.500 a € 7.000 al mese). Facendo un breve calcolo il vitalizio costa circa € 650.000 per ogni legislatura svolta per ogni consigliere, mentre si versano solo € 100.000 . Un costo per le casse della Regione di oltre 8 milioni di euro l'anno.

Ricordiamo che è ancora presente l'indennità di fine mandato che consiste in una specie di Tfr, "nella misura dell'ultima mensilità lorda dell'indennità di carica, percepita dal Consigliere cessato dal mandato, moltiplicata per ogni anno di effettivo esercizio del mandato" (circa € 33.000 a legislatura a consigliere per la passata legislatura).

Alcuni consiglieri, pur avendo già maturato il diritto all'assegno vitalizio, hanno presentato la domanda per continuare a versare i contributi per completare anche la precedente legislatura, per incrementare l'importo del vitalizio. Sono: Michele Giovine (Pensionati per Cota), Maurizio Lupi (Verdi Verdi per Cota), Rocchino Muliere e Roberto Placido (Pd). 

Altri, non avendo conseguito il diritto al vitalizio, hanno integrato la somma versata "per il conseguimento del vitalizio minimo": Angiolino Mastrullo (FI), Giovanni Negro (UDC) e Alfredo Roberto Tentoni (Progett'Azione). 

Altri, pur avendo già maturato il diritto al vitalizio, hanno presentato domanda per la "restituzione dei contributi " della sola precedente legislatura. Sono: Daniele Cantore (FI), Rosa Anna Costa (Progett'azione) e Carla Spagnuolo (FI). 

Moltissimi i "consiglieri che nella precedente legislatura hanno preferito incassare tutto e subito, presentando domanda per la restituzione di tutti i contributi versati per l'assegno vitalizio, ed eventuale reversibilità, rinunciando definitivamente all'assegno vitalizio". Sono: Barbara Bonino (FI), Roberto Boniperti, Marco Botta, Cristiano Bussola, Valerio Cattaneo, Vincenzo Chieppa, Alberto Cirio (FI), Luigi Cursio, Roberto De Magistris, Michele Dell'Utri, Massimo Giordano (Lega), Alberto Goffi (Udc), Federico Gregorio (Lega), Mauro Antonio Donato Laus (Pd), Lorenzo Leardi, Elena Maccanti (Lega), Michele Marinello (Lega), Augusta Montaruli (FdI), Massimiliano Motta (FdI), Riccardo Nicotra, Gianfranco Novero (Lega), Luca Pedrale (FI), Tullio Ponso (Idv), Roberto Sergio Ravello (FI), Luca Robotti, Claudio Sacchetto (Lega), Paolo Tiramani (Lega), Pietro Francesco Toselli (FI), Rosanna Valle.