Prendere o lasciare...
Conclusi i tavoli tecnici nei quali il CSA e le OO.SS. hanno cercato di convincere i rappresentanti tecnici dell'A.R. a non cancellare le tutete acquisite dalle lavoratrici e dai lavoratori in tema di mobilità. Questi i testi dei documenti presentati a chiusura dei lavori delle Commissioni Bilaterali dalle OO.SS.. Adesso la "palla" passa all'Assessore VIGNALE che deciderà se accogliere o meno le istanze avanzate dal sindacato.
Poi la parola ai dipendenti regionali....
1) Mobilità del personale delle categorie:
Le OO.SS. CGIL, CISL, UIL e CSA, nel denunciare l'atteggiamento dell'amministrazione volto alla cancellazione di ogni forma di salvaguardia dei diritti esistenti declinati nell'attuale vigente accordo sulla mobilità del personale delle categorie dell'Ente, al termine dei lavori della commissione bilaterale sulla bozza dei nuovi “Criteri di mobilità interna delle categorie” evidenziano con la presente nota i punti ritenuti irrinunciabili:
- mobilità interna alla direzione: mantenimento delle tutele previste nell'accordo di cui alla dgr n. 2-5686 del 3 aprile 2002.
- ricerca di professionalità: mantenimento dell'allegato A e disposizioni collegate, previsto dal menzionato accordo, relativo alla formulazione di una graduatoria.
- altre tipologie di mobilità: mantenimento delle tutele in caso di mobilità non condivisa dal dipendente, come già previsto dall'accordo vigente, e applicazione dei criteri ivi previsti nell'allegato A, relativi alla formulazione di una graduatoria.
2) Mobilità del personale delle categorie A.P. e P.O.:
Le OO.SS. CGIL, CISL, UIL e CSA, al termine dei lavori della commissione bilaterale sulla bozza dei “Criteri di mobilità AP/PO”, fatte salve le proposte di modifica espresse dalle OO.SS., con la presente nota evidenziano i seguenti punti ritenuti non condivisibili, chiedendone pertanto lo stralcio:
- Gestione del Budget: trattasi di materia di contrattazione, si richiede pertanto l'apertura di un apposito tavolo.
- Conferimento, durata e revoca: le tematiche ivi trattate sono già oggetto di accordi sindacali vigenti, pertanto la loro modifica deve avvenire in un quadro di relazioni sindacali vigenti, ovvero di disdetta unilaterale di una delle parti.