Notizie sul telelavoro...

05.12.2016 14:04

Si è svolto, in data 01.12.2016, l’incontro conclusivo della Commissione Tecnica Bilaterale istituita tra i rappresentanti dell’Amministrazione regionale, OO.SS. e CUG per affrontare la revisione dell'attuale regolamento sul telelavoro a valere sul triennio 2016-2018.

La Giunta regionale procederà a breve, entro dicembre 2016, all’approvazione della delibera del “Piano per l’utilizzo del telelavoro per il personale della Giunta regionale – triennio 2016-2018” e della relativa disciplina.

Resta da definire il Piano di telelavoro per il personale del Consiglio regionale che si spera possa essere adottato al più presto.

L’approvazione della DGR del Piano permetterà di procedere all’attivazione dei progetti di telelavoro le cui domande sono pervenute sino ad oggi nel corso del 2016 e rimaste in sospeso.

Le principali novità del nuovo Piano riguardano i seguenti aspetti:

- i progetti di telelavoro possono avere la durata minima di 12 mesi e massima di 36 mesi rinnovabili;

- l’orario di servizio durante le giornate di telelavoro domiciliare viene rilevato tramite l’utilizzo della procedura Iris web, utilizzando l’apposita funzione prevista per i/le telelavoratori/trici (presumibilmente dal 12/12/2016);

- la quantità oraria giornaliera può essere distribuita in maniera più flessibile con inizio non prima delle ore 7,00 e termine non oltre le 21,00;

- introduzione del debito/credito, con possibilità di completamento dell’orario il venerdì o in altra giornata di telelavoro;

- l’iter procedurale per l’attivazione dei progetti viene semplificato prevedendo il parere del solo Dirigente a cui il dipendente è assegnato e non anche del Direttore;

- sono stati introdotti dei termini entro cui il Dirigente deve esprimere il proprio parere e nel caso di silenzio è previsto un sollecito da parte della direzione Risorse Umane e Patrimonio;

- è stato introdotto il termine di 8 mesi per la conclusione dell’iter dal momento di ricevimento dell’autorizzazione al telelavoro da parte del Settore Stato giuridico ed ordinamento del personale per l’attivazione del progetto di telelavoro, fatte salve eventuali sospensioni dovute a problemi tecnici;

- nel corso del triennio di validità del Piano è prevista la valutazione sulla possibilità dell’utilizzo del proprio computer da parte del lavoratore;

- introduzione di relazioni periodiche che i dipendenti in telelavoro dovranno presentare ai propri dirigenti;

- è stato ribadito che la graduatoria, formulata secondo i criteri di priorità (art. 4 disciplina telelavoro), viene redatta dalla direzione Risorse umane al ricevimento della richiesta formale di nulla osta al progetto e viene applicata nel caso in cui le richieste di attivazione dei progetti siano superiori al numero di postazioni previste.

- tra i criteri di precedenza sono stati introdotti anche l’età del dipendente (dai 55 anni in poi, 1 punto per ciascun anno) e situazioni temporanee, attestate dal medico competente, di disagio psico-fisico;

- si prevede l’attivazione, entro il 31 dicembre 2018, di un numero di postazioni di telelavoro pari ad almeno il 10% dei dipendenti in servizio;

- si prevede di svolgere una prima sperimentazione di smart working per alcune figure professionali dell’Ente che potrebbero prestarsi allo svolgimento dell’attività mediante una nuova modalità lavorativa, la cui disciplina verrà definita adottando, previo confronto sindacale, uno specifico Piano di smartworking. Il numero di dipendenti che utilizzeranno tale modalità di lavoro non rientrano nel computo per il raggiungimento della percentuale minima del 10% prevista dal piano.

È stato previsto che il Piano di telelavoro sarà accompagnato e sostenuto con adeguate iniziative di formazione e aggiornamento soprattutto della dirigenza per favorire la possibilità di cogliere al meglio il potenziale innovativo e di cambiamento del telelavoro, rinforzando e diffondendo al contempo una cultura organizzativa e gestionale flessibile.

Si spera con questa misura di superare le resistenze presenti all’interno dell’Amministrazione nei confronti del telelavoro e di poter giungere in tempi brevi alla sperimentazione dello smart working  per sfruttare appieno tutte le potenzialità che questi istituti portano in sé.

I sindacati hanno sollecitato un’apertura dell’Amministrazione affinché sia concesso il telelavoro a tutti i dipendenti che ne facciano richiesta.

L’adozione di modalità flessibili di lavoro ha infatti importanti effetti positive riassumibili su quattro assi strategici principali:

 Amministrazione: riduzione dei costi di gestione e riorganizzazione dei processi;

Operando in una logica di efficienza, efficacia, economicità, l’Amministrazione Regionale può ottimizzare risorse e produttività mediante:

- aumento delle ore lavorate (anziché spese negli spostamenti);

- riduzione delle assenze brevi e/o delle astensioni di lunga durata (congedi facoltativi, aspettative) e dunque maggiore capacità di svolgere attività istituzionali al servizio dell’utenza/cittadinanza;

- diminuzione delle spese per straordinario e buoni pasto;

- miglioramento della qualità delle performance lavorative ed aumento della customer satisfation attraverso “l’immagine” presso l’opinione pubblica;

- attuazione del benessere lavorativo / organizzativo;

maggior realizzazione delle pari opportunità fra uomini e donne;

- riduzione degli spazi con conseguente risparmio su spese di gestione degli immobili mediante la soluzione del desk sharing.

Benessere organizzativo: individuale, familiare e sociale; conciliazione tra vita e lavoro (maggiore possibilità di sopperire a carenze dei servizi socio-sanitari-educativi);

Tecnologie: ICT e capitale infrastrutturale;

Ambiente: comunità – valorizzazione / miglioramento del territorio/ambiente.

Tramite la riduzione del traffico sulle strade urbane ed extraurbane, si può avere:

- una riduzione dell’inquinamento atmosferico, di “polveri sottili” (costo “ambientale”);

- un miglioramento della viabilità (in prospettiva un consistente sviluppo del telelavoro a livello regionale potrebbe contribuire alla riduzione della necessità di ampliare alcune arterie stradali, con conseguente risparmio di investimenti ingenti);

- una riduzione dell’affollamento sui mezzi pubblici nelle “ore di punta” soprattutto mattutine e serali.

L’Amministrazione ha rassicurato circa l’attuazione di quanto previsto dall’art. 14 della Legge 124/2015, le P.A. “adottano misure organizzative volte a fissare obiettivi annuali per l’attuazione del telelavoro e per la sperimentazione, anche al fine di tutelare le cure parentali, di nuove modalità spazio temporali di svolgimento della prestazione lavorativa che permettano, entro tre anni, ad almeno il 10 per cento dei dipendenti, ove lo richiedano, di avvalersi di tali modalità, garantendo che i dipendenti che se ne avvalgono non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera. L’adozione delle misure organizzative e il raggiungimento degli obiettivi di cui al presente comma costituiscono oggetto di valutazione nell’ambito dei percorsi di misurazione della performance organizzativa e individuale all’interno delle amministrazioni pubbliche”.

Si rammenta infine che, qualora si incontrino ostacoli alla domanda di telelavoro, è sempre possibile rivolgersi al CUG.

Per informazioni telefonare a: Daniela BRINI (25234) - Patrizia BERTONE (22575)