Non è possibile... ahahahahaha!!!!!!!!
Non potevamo crederci, STIAMO RIDENDO (AMARAMENTE) ANCORA ADESSO, ma ahimè è veramente successo quanto raccontato da Maria Pia sul blog del CSA in data 10.09.2014.
NON credendo possibile l’accaduto, abbiamo voluto approfondire direttamente con i responsabili dell’Amministrazione.
Risultato? E’ andata proprio così!!!
L’ante fatto.
Le domande pervenute per accedere alla prima edizione del "Progetto alimentazione e lavoro", riservato alle donne dipendenti regionali (N.R. ricordiamo che stante i temi trattati il CSA aveva a suo tempo chiesto, inutilmente, di rende il corso aperto anche agli uomini), sono risultate oltre 220 a fronte dei 100 posti disponibili.
Il fatto.
Pare che il “Dirigente” della Direzione regionale incaricato di seguire l’ammissione delle partecipanti a tale corso, trovandosi alle prese con tale drammatica complicazione (220 domande a fronte dei 100 posti disponibili), abbia passato “notti insonni” non riuscendo a trovare soluzione a tale insormontabile problema.
Sino a quando, udite… udite, la soluzione all’arcano è apparsa tutta nella sua brillantezza.
Le partecipanti al corso sono state individuate utilizzando questo CRITERIO:
UNA SI ED UNA NO, UNA SI ED UNA NO… secondo l’ordine di arrivo delle e-mail di richiesta di partecipazione al corso.
Siamo "esterrefatti". Da che mondo è mondo la logica avrebbe portato un SORTEGGIO tra tutte le candidate… oppure le prime 100 e-mail ammesse…
Ma di logica nel nostro Ente si è persa traccia da tempo. Così come di professionalità e di meritocrazia.
Il finale.
Su questa “patetica vicenda”, il CSA ha chiesto formalmente all’Assessore FERRARIS di poter prendere concretamente visione dell'ordine delle ammesse al corso ed ha chiesto di SOSPENDERE l'inizio del corso.