CSA n. 2
Come programmato, lo scorso 5 febbraio 2013 la nostra organizzazione ha avuto il secondo incontro con i rappresentanti dell’Amministrazione Regionale in merito ai contenuti del punto 2 (Personale) della PDC n. 218/2011 denominata “interventi urgenti per la razionalizzazione delle spese regionali”, già approvata in II* Commissione Consiliare ed in attesa di discussione in Consiglio Regionale.
L’incontro si è svolto nuovamente su “tavoli separati” CGILCISLUIL al mattino, CISAL-CSA nel pomeriggio.
Ancora una volta l’Amministrazione riesce nel suo intento di dividere i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori nel silenzio della triplice.
Veniamo ai contenuti dell’incontro. Le nostre preoccupazione evidenziate nei precedenti comunicati, sono divenute amare realtà. Le Posizioni delle parti:
Giunta Regionale.
L’Assessore QUAGLIA, ribadisce di non avere alcun obiettivo economico da raggiungere nel processo di contenimento del costo del personale, e sottolinea che il “quantum” lo si saprà solo a seguito dei processi di riorganizzazione delle funzioni e delle attività regionali.
Presenta al tavolo politico un documento nel quale viene riscritto il punto 2 (Personale) della PDC n. 218/2011.
In tale documento l’assunto POLITICO principale, è il seguente:
La congiuntura economica del Paese impone una revisione complessiva della spesa pubblica. Si rendono necessarie anche per la Regione Piemonte misure urgenti per il contenimento dei costi, che consentano di sostenere il livello dei servizi ai cittadini, fine delle attività istituzionali, insieme con l’individuazione di un complesso di interventi per la rimodulazione e la riduzione della spesa, mediante lo strumento della razionalizzazione dell’uso delle risorse disponibili e la corretta allocazione delle stesse nel bilancio della Regione.
Quindi viene sciorinato, di fatto, l’impianto dell’articolo del punto 2 (Personale) della succitata PDC n. 218/2011, ricordiamo già oggetto delle manifestazioni delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente Regione Piemonte che grazie alla loro mobilitazione erano riusciti a “stoppare” l’iter di approvazione della stessa in Consiglio Regionale.
In particolare vengono proposti argomenti del tipo:
· … con l’obiettivo di pervenire ad una riduzione complessiva nel Sistema Piemonte del costo delle dotazioni del personale.
· … ai fini del concorso agli obiettivi di riduzione della spesa, di efficientamento del sistema degli enti della Regione Piemonte e di promozione della mobilità tra Enti è istituita presso la Giunta Regionale una “Struttura speciale per la mobilità” che gestisce un elenco in cui è iscritto il personale che risulti in eccesso della Regione, degli enti strumentali ed ausiliari, delle agenzie regionali, delle AA.SS.RR. escluso il personale dirigente e non dirigente dei ruoli sanitario, professionale e tecnico. La stessa struttura gestisce, inoltre, un elenco del personale che risulti in eccesso presso le Società partecipate.
· Al fine di consentire l’applicazione anche ai dipendenti regionali delle misure di cui all’art. 2 del D.L. 95/2012 convertito in L. 135/2012, per la gestione di eventuali esuberi, si potrà adottare apposita disciplina legislativa.
· Ai fini del concorso degli obiettivi di riduzione della spesa e della realizzazione di una efficace azione amministrativa regionale, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione e, fino al 31.12.2014, è fatto divieto di procedere ad assunzioni di personale a tempo determinato ed indeterminato nonostante siano avviate, ovvero concluse le relative procedure selettive.
. La Regione Piemonte, ai fini del concorso degli obiettivi di riduzione della spesa pubblica, stabilisce, con decorrenza a far data dal 1 gennaio 2013, la riduzione del 10 per cento del trattamento accessorio annuo lordo dei direttori della Giunta e del Consiglio regionale e, fatte salve le prescritte relazioni sindacali, sono parimenti ridotte del 10 per cento le risorse accessorie per il trattamento di risultato dei dirigenti della Giunta e del Consiglio Regionale.
· La Regione effettua una ricognizione delle Posizioni Organizzative e delle Alte professionalità ai fini di una loro progressiva riduzione…
A seguire nel documento, troviamo, tra l'altro, un punto nel quale si racconta che grazie ad un’apposita disciplina legislativa regionale (entro quando sarà assunta? ed in virtù di quali certezze giuridiche?) si darà corso alla risoluzione anticipata incentivata del personale regionale, degli enti strumentali e ausiliari, delle agenzie regionali e delle AA.SS.RR.. (.... Mah ....)
CSA
La nostra Organizzazione ha ribadito la volontà di non volersi sottrarre al confronto di merito con l’Amministrazione, anche sui temi riguardanti i rapporti di lavoro in essere, purché la Giunta Regionale intenda coinvolgere seriamente il NOSTRO sindacato in un confronto di contenuto sulla spesa, sui COSTI complessivi che la Regione Piemonte (attraverso i vari partiti succedutisi al Governo del nostro Ente) si è assunta in questi anni dando vita a decine di enti strumentali e ausiliari, agenzie regionali, nonchè partecipando, come azionista, a molteplici società.
La riduzione dei costi della pubblica amministrazione, sotto il profilo della finanza pubblica, è un aspetto complesso ed articolato che riteniamo non debba confondersi (così come invece viene strumentalmente confuso nel documento dell’Amministrazione), con i costi del personale della pubblica amministrazione.
Questo confronto di contenuto non sta avvenendo.
Perché? Perché i costi del personale dell’Ente Regione Piemonte rispetto al Bilancio della stessa Regione Piemonte ad esempio sono irrisori, mentre l’incidenza dei costi del personale dei succitati variegati “carrozzoni” rispetto ai loro bilanci non viene resa nota (seppur più volte il dato è stato da noi richiesto).
Come mai? Che cosa vogliono nascondere?
Abbiamo più volte ribadito ai rappresentanti dell’Amministrazione che se intendono, in piena legittimità, prevedere azioni volte ad una riorganizzazione del lavoro, questa deve essere preceduta da una scelta politica “a monte” delle attività da “internalizzare” nell’Ente Regione.
Ciò che è dato sapere, ad oggi, risulta dal “Piano strategico di razionalizzazione e valorizzazione delle partecipazioni regionali” oggetto della deliberazione (relatore Assessore MACCANTI) nella quale è previsto la scioglimento (ovvero alienazione) al 31.12.2013 delle seguenti società:
· IPLA S.P.A.
· IMA PIEMONTE S.c.p.A.
· SVILUPPO PIEMONTE TURISMO.
Il CSA ha chiesto di discutere i criteri di razionalizzazione funzionali alla ricognizione delle funzioni da internalizzare, prodomici all’adozione dei provvedimenti di adeguamento dell’organizzazione e di avvio di tali attività.
Il silenzio è stata la risposta assordante.
Senza la volontà dell’Amministrazione di attivare questi processi, senza un metodo di lavoro trasparente, non può esserci alcuna condivisione da parte del CSA su quanto proposto dall’Amministrazione.
I processi di riorganizzazione non possono essere attivati con l’obiettivo unidirezionale di ridurre il personale; i processi di riorganizzazione si attivano per migliorare l’efficienza, l’efficacia dell’azione della “macchina pubblica e non solo nella P.A.”. I processi di riorganizzazione quando non vengono “drogati a monte” possono anche evidenziare carenze di personale con la conseguente necessità di procedere a nuove assunzioni.
E’ il caso dell’Ente Regione Piemonte. Questi i dati della Pianta Organica (al 31.12.2012 fonte Regione Piemonte):
. Giunta Regionale / Pianta organica dirigenti = 207
. Giunta Regionale / dirigenti in servizio = 158
. Differenza = - 49
. Consiglio Regionale / Pianta organica dirigenti = 21
. Consiglio Regionale / dirigenti in servizio = 17
. Differenza = - 4
. Giunta Regionale / Pianta organica Categorie = 2741
. Giunta Regionale / in servizio = 2271 (di cui 3 comandati)
. Differenza = - 470
. (sono altresì presenti in Giunta Regionale 198 T.D.)
. Consiglio Regionale / Pianta organica Categorie = 401
. Consiglio Regionale / in servizio = 330
. Differenza = - 71
Il costo del personale, ad esempio, per la sola Giunta Regionale (i dati del Consiglio Regionale, non sono stati ancora forniti) dal 2010 al 2012 si sono ridotti di 17.4 milioni di euro!!! In 3 anni una riduzione del 9,8%.
Perché non iniziano a ridurre - da subito - il numero delle Direzioni, individuando i Direttori tra i soli dirigenti interni di ruolo dell’Ente, evitando di dare “incarichi” a dirigenti “esterni”?
Se così facessero la Regione inizierebbe a risparmiare “dei bei soldini” utili magari a “sostenere il livello dei servizi ai cittadini, fine delle attività istituzionali”.
Comunque, questo è quello che sta accadendo. Questo il “basso profilo” della discussione in atto.
Il 12 febbraio 2013 il prossimo incontro.
Se non vi sarà un cambiamento di atteggiamento da parte dell’Amministrazione il CSA richiederà nuovamente alle lavoratrici ed ai lavoratori di tornare alla mobilitazione, in quanto:
il CSA non sarà mai complice di operazioni politiche demagogiche volte a ridurre, anche solo di un centesimo, lo stipendio di un dipendente pubblico o peggio ancora favorire politiche ingiustificate che vanno contro l’occupazione con l’unico risultato di incrementare la crisi del nostro Paese.