Mio figlio è contento?

16.06.2016 19:42

Motivare i figli al successo va bene, purché non lo si consideri l’unica modalità per l’affermazione di sé. 

E conta il come. Per Malka Magalit, dell’Università di Tel Aviv, un incoraggiamento vale più di 89 rimproveri. «Purtroppo la maggioranza dei genitori ha l’atteggiamento di chi ha messo al mondo un grande campione quando non lo è. C’è un esercito di piccoli aspiranti al successo, in più ambiti, foraggiato da padri e madri che investono esageratamente su di loro», interviene Marco Dallari, ordinario di Pedagogia generale e sociale a Trento. 

Il corto circuito tra aspettative e proiezioni è pericoloso, la frustrazione è la sua naturale conseguenza. 

La psicologa dello sport Marisa Muzio non ha dubbi: «Siamo sicuri che un successo agonistico corrisponda alla felicità del ragazzo? 

Un genitore dovrebbe avere il coraggio di chiederselo. 

E di continuare a spronarlo e incoraggiarlo senza smettere di porsi questa domanda: mio figlio è contento?».