Marino go home ...
Ignazio Marino non è più il sindaco di Roma.
E' stata raggiunta "quota 26", ovvero il numero minimo (più uno) di consiglieri capitolini che hanno scelto di dimettersi per far cadere così l'assemblea capitaolina, giunta e il sindaco-chirurgo che fino all'ultimo non ha mollato il suo incarico.
Per l'Osservatore Romano la vicenda aveva assunto “i contorni di una farsa”.
Possiamo dargli torto?
Il quotidiano della santa sede commenta durissimo: "Al di là di ogni altra valutazione resta il danno, anche di immagine, arrecato a una città abituata nella sua storia a vederne di tutti i colori, ma raramente esposta a simili vicende».
Ricordiamo che prima delle dimissioni in massa dei consiglieri comunali, Marino aveva ritirato le dimissioni con cui lo scorso 12 ottobre aveva rinunciato al suo incarico.
Ha avuto intanto conferma la notizia che Marino è indagato per peculato in merito alla vicenda degli scontrini.
"Un atto dovuto", il suo commento... "e ci mancherebbe altro che non lo fosse", il nostro...