Mancano all'appello troppe cose...
Non credo che usciremo migliori da questa crisi, soprattutto sotto il punto di vista degli atteggiamenti.
Perchè nulla sta cambiando…Si continua ad andare dietro a slogan ed a dividerci in clan... imperversa la superficialità e la mancanza di serietà. La serietà implica l’obiettività… Noi stiamo facendo di tutto per invertire questa tendenza…
In questi giorni ad esempio ho apprezzato una bella iniziativa della CGIL.
Hanno realizzato un sondaggio tra i dipendenti regionali... sull’esperienza dello SW… attraverso un questionario on line ben fatto … invito tutti a parteciparvi!!!
Così come ho letto con attenzione l’ultima nota invita dalla CISL all’amministrazione regionale... dove viene chiesta l’attivazione del confronto sulla fatidica fase 2 con le OO.SS.
Allora… Su questo punto... ripeto... l’A.R. è inadempiente al dettato del CCNL …. lo già detto… l’amministrazione doveva CONTRATTARE, ai sensi dell’articolo 7 del CCNL, le linee di indirizzo ed i criteri generali per la individuazione delle misure concernenti la salute e sicurezza sul lavoro… NON LO HA FATTO!!!
E di questo ne risponderà nelle sedi opportune… perché qualche OO.SS. gliene chiederà conto...
Nella lettera.. Mi aspettavo avessero messo in primo piano i temi collegati alla disponibilità delle protezioni individuali, di distanza di sicurezza, di igiene dei locali... etc etc…... eh no !
Son bravi tutti a parlare di queste cose!
La loro posizione e la conseguente richiesta è la seguente:
….nella fase 2…. "si chiede espressamente, sin d’ora, di prevedere la possibilità per i dipendenti regionali di poter consumare il proprio pasto, durante la pausa pranzo, nel proprio ufficio ed alla propria scrivania, essendo tali luoghi i più idonei a tale scopo, in quanto opportunamente disinfettati ed allestiti in modo da garantire il distanziamento, condizioni queste necessarie ad assicurare il minor rischio possibile per la salute dei lavoratori…"
Posizione innovativa... certamente frutto di una nuovissima ricerca scientifica di qualche nuovissima Task Force che probabilmente ha accertato che il virus Covid-19 è più aggressivo per i dipendenti regionali dalle 12.00 alle 14.00.
. va beh dai….
Se hanno sentito l’esigenza di anticipare all’amministrazione questi contenuti evidentemente loro sono d’accordo al rientro in ufficio del personale regionale in Smart Working e Telelavoro e la ripresa quindi della ‘normale‘ attività lavorativa… così come peraltro pensano quei direttori e dirigenti asserviti alla politica.
Francamente queste proposte me le sarei aspettate dall’arguzia del datore di lavoro… ma... magari non è detto che siano solo delle anticipazioni sul tema… vedremo…
Come è noto... tante teste … tante idee… è una questione di punti di vista.. si può dire… no... no... quando al centro del tema… c’è la vita delle persone… beh... in questo caso… il libro non si inizia a leggerlo dalla fine!!!
Sulla fase 2 il punto di vista del CSA è il seguente.
Lo SW ed il telelavoro pur con i ritardi e la confusione iniziale ha salvato dal contagio migliaia di dipendenti regionali... basti ricordare i contagi di quella cinquantina tra i colleghi e colleghe regionali (tra cui direttori, dirigenti non tanto propensi all’assunzione dello SW in regione) avvenuti anche in ufficio.
Il CSA ha, da domenica scorsa, ha presentato alle altre OO.SS., titolari della contrattazione decentrata, un documento concernente l’ipotesia della piattaforma di riferimento per l’avvio della contrattazione volta ad ottenere l’accordo decentrato afferente le linee di indirizzo ed i criteri generali per la individuazione delle misure concernenti la salute e sicurezza sul lavoro in tema di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
La CGIL si è espessa nel merito... silenzio dalle altre OO.SS.
La posizione CSA.
Al di là di coloro che sono impegnati nelle attività dei servizi indifferibili (tali attività potranno essere svolte dal succitato personale presso le varie sedi regionali solo nel momento in cui il datore di lavoro assicurerà loro la disponibilità della dotazione dei DIP, nonché assicuri la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti e delle postazioni di lavoro nel rispetto di un apposito documento TECNICO REDATTO DAL DATORE DI LAVORO.
……...il LAVORO AGILE è …. e rimane la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa per tutta la durata dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
E’ evidente che qualora la presenza del dipendente, non impegnato in servizi indifferibili, dovesse rendersi necessaria presso una sede regionale, la stessa dovrà essere autorizzata da specifica attestazione rilasciata dal Dirigente responsabile della struttura di appartenenza del dipendente e validata dal Direttore della Direzione in cui è incardinata la struttura.
Chi dice che l’attività presso gli uffici della Regione si è fermata… E’ UN BUGIARDO.
Queste persone non mettono al centro l’interesse alla salute della persona… perché in questi 40 giorni di distanziamento sociale... non è stato fatto alcun passo significativo verso la cura di questo VIRUS…
Non è cambiato NULLA … soprattutto in Piemonte dove abbiamo … come è noto… ancora tanti….tantissimi problemi da risolvere.