09.04.2017 22:27
Si racconta che nel privato i migliori ambienti di lavoro vengano stimolati sia da direttori delle risorse umane sia da altri responsabili d’area attenti a migliorare il clima aziendale, rendendo l’ambiente di lavoro a misura d’uomo e di donna.
Ma nel nostro Ente, a questo proposito, i manager competenti alle risorse umane cosa stanno facendo?
La percezione è quella che a loro del benessere delle persone non importi proprio nulla.
Hanno mai ascoltato i segnali di disagio dei dipendenti? Hanno mai enunciato le aree di miglioramento che possono fare la differenza: per il singolo, per il gruppo e, di riflesso, per tutto l’organismo organizzativo dell’Ente? Mai.
E pensare che la soddisfazione delle persone andrebbe scandagliata periodicamente e stimolata con iniziative sempre nuove, per rendere il clima di lavoro positivo ed i collaboratori sereni in quanto messi nelle condizioni di lavorare al meglio.
Già… i nostri manager non dovrebbero mai dimenticare l’importanza del coinvolgimento delle persone, a cui dovrebbe essere data la possibilità di partecipare alla "mission" dell’Ente con: idee, proposte, suggerimenti al fine di pianificare quegli interventi che vanno a incidere con successo sull’organizzazione.
E pensare che il benessere del personale rappresenta il fondamento per qualsiasi azienda privata di successo.
Già... ma qui siamo nella Pubblica Amministrazione dove gli obiettivi ai manager vengono dati da questi politici, quei politici che si sciacquano la bocca con l’efficienza e che si circondano sistematicamente di “nani e ballerine” utili, in quanto equivalenti, solo al loro senso pubblico del dovere e di responsabilità.