Ma quanto è bravo RENZI?

09.01.2016 01:28

Renzi è senza dubbio il primo ministro italiano che applica al meglio le regole dello SPIN e dunque della manipolazione mediatica. La sua loquacità è spontanea ma l’uso degli slogan, la costruzione delle frasi ad effetto, il richiamo ai luoghi comuni e non da ultimo la conoscenza dei tempi dei media sono chiaramente il frutto di un approccio professionale, agli italiani sconosciuto.

Ma Berlusconi allora? Certo, Berlusconi è uno straordinario comunicatore ma quando era al governo faceva sempre di testa sua, lasciandosi ispirare solo dal suo fiuto. Il suo portavoce Bonaiuti aveva il non facile compito di assecondarlo e di cercare di rimediare alle gaffe o alle uscite inopportune.

Il portavoce di Renzi, invece, è Filippo Sensi (ex giornalista) che è uno spin doctor professionista e si è formato nel mondo anglosasssone.

Lui e Renzi non lasciano nulla al caso: calibrano tutto, salvaguardando l’apparenza di una comunicazione semplice e accessibile, che invece è il frutto di un attento calcolo.

Da quando è scoppiato lo scandalo della Banca Etruria, il premier e Sensi applicano chiaramente tecniche di spin difensivo, quali?

Sottoposti a un attacco o di fronte a uno scandalo, bisogna cercare di:

a) negare;

b) se non è possibile negare, minimizzare;

c) se non è possibile mimizzare, screditare;

d) se non è possibile screditare, distrarre.

Come si è comportato il governo Renzi nell’ultimo mese?. Il premier dapprima ha cercato di far finta di nulla, poi di minimizzare l’accaduto, poi di trovare un capro espiatorio, ma quando è esploso il "caso Boschi”, che ha vanificato ogni manovra, è stato costretto a ricorrere all’arma suprema: la distrazione.

Ed ecco la decisione di Renzi di bloccare il rinnovo automatico delle sanzioni europee alla Russia. Serviva a distrarre gli italiani, a far apparire Renzi come l’unico leader che ha il coraggio di parlare contro una sempre più impopolare Europa.

E che dire dell’uscita: “Renzi contro la Merkel “, “La sfida è tra Germania e Italia”, grande emozione in patria, seguita da una molto meno reclamizzata precisazione diplomatica a una Germania tutt’altro che turbata, ben conoscendo l’italico premier, il quale è tanto spavaldo in patria, quanto timido e ininfluente sulla scena internazionale. 

Capitomi hai????