Licenziati in 48 ore ?
La riforma della Pubblica Amministrazione entra nel vivo dell’attuazione, con 11 decreti attuativi che vanno dai licenziamenti lampo al taglio delle partecipate. Le misure sono state approvate dal Consiglio dei ministri convocato ieri 20.01.2016, alle ore 21, e cominciato con quasi un’ora di ritardo e concluso a mezzanotte. Le misure sulla Pa sono solo, per quanto copiosa, una prima tranche: seguirà un pacchetto Madia bis (dai poteri del premier all’ufficio unico su territorio) nei prossimi mesi. Il cerchio si chiuderà in estate con il testo unico sul pubblico impiego.
In merito alle indicazioni di RENZI (“chi timbra e se ne va verrà licenziato entro 48 ore”), ecco quanto previsto:
Il dipendente pubblico che viene colto in flagranza a falsificare la sua presenza in servizio, come chi striscia il badge e poi esce, verrà punito entro 48 ore con la sospensione dall’incarico e dalla retribuzione. Se l’illecito non verrà denunciato il dirigente rischia pesanti sanzioni, fino al licenziamento (oggi al massimo c’è la sospensione). Per i “furbetti del cartellino” il decreto prevede un iter accelerato per il licenziamento: entro un mese il procedimento per il licenziamento dovrà chiudersi (ora può durare anche 120 giorni).
Come CSA vogliamo sottolineare in proposito che le regole per licenziare coloro che truffano c’erano già, ma non una sola parola è stata spesa dal governo sul perché non funzionavano.
E’ evidente che un’ulteriore campagna denigratoria contro i dipendenti pubblici è in atto. L'obiettivo denigrare e far sembrare i 3 milioni di lavoratori del pubblico impiego tutti dei truffatori dello Stato.
Ricordiamo che il Testo unico del pubblico impiego prevede già, in casi del genere, il licenziamento nel giro di un mese.
Nella pratica, il termine per contestare l’illecito è di 20 giorni, mentre il lavoratore ha tempo dieci giorni per difendersi (prorogabile di altri dieci), e il procedimento deve concludersi entro 60 giorni.
Perchè non andava bene? Il sindacato non ha mai difeso chi ruba e chi non lavora.
Giusto sospendere chi truffa e licenziarlo.
Che il governo invece di parlare alla pancia degli italiani e far propaganda elettorale si impegni seriamente per il rinnovo dei contratti senza offrire 8 euro lordi al mese di aumento dopo che da oltre 6 anni di blocco totale i dipendenti pubblici hanno perso centinaia e centinaia di euro all’anno del loro potere di acquisto del salario.