LE PEN... ma che dici?

14.02.2017 23:14

Quando il silenzio è peggio delle parole. Nessun commento da parte dei nostri politici, nemmeno un tweet per prendere le distanze dalle parole di Marine Le Pen, leader del Front National e candidata alla presidenza in Francia che minaccia di togliere la doppia cittadinanza agli ebrei francesi che hanno anche nazionalità israeliana qualora diventasse presidente. Per non parlare dell'invito agli ebrei di evitare di girare con la kippah.

Il tutto a pochi giorni dalla Giornata della Memoria, quando i social sono stati inondati dagli hashtag #Maipiù o #Giornodellamemoria. Già perché sembra che la nostra Italia sia costretta a ricordare per legge quello che non avrebbe mai dovuto dimenticare. E invece lo ricorda il 27 gennaio e gli altri giorni fa finta di nulla. Le parole della Le Pen sono gravi. Ma non nuove. È coerente con quello che diceva anche nel 2012 quando già in un'intervista aveva illustrato le sue posizioni.

Quindi per la rappresentante del Front National gli ebrei dovrebbero evitare anche di mettersi quel simbolo religioso per girare per la città? Ma stiamo scherzando? E quale sarebbe la motivazione? "Uno sforzo congiunto" per sconfiggere l'estremismo islamista, che "richiede sacrifici da parte di tutti", spiega la Le Pen.

A me sembra di più un avvicinamento a quella linea che era propria del padre dichiaratamene antisemita e negazionista dell'olocausto. In Francia, il paese con la più grande comunità ebraica d'Europa, dopo gli attentati a Charlie Hebdo e all'Hyper Cacher di Parigi, quasi 10 mila ebrei hanno fatto le valigie e 8 mila di loro si sono trasferiti in Israele.

Un segnale che qualcosa non va. E in Italia i fan della Le Pen sono d'accordo? Inviteranno anche loro gli ebrei ad avere gli stessi "accorgimenti"? E nell'ipotesi che vadano al governo, gli toglieranno la doppia cittadinanza nel caso abbiano anche nazionalità israeliana? Non vi ricorda nulla tutto questo? 

Le tragedie iniziano anche così.

I politici devono avere il coraggio e la consapevolezza di prendere le distanze da queste parole, altrimenti diventano complici di una scelta antidemocratica.

E.M.