La posizione del CSA sulle Progressioni Orizzontali...
L’Amministrazione regionale, all’inizio della trattativa, aveva proposto una Progressione Orizzontale solo per il 20% del personale delle tre Cat. B/C/D mettendo a disposizione risorse economiche fisse per circa € 350.000,00.
Ricordiamo che lo scorrimento orizzontale, per chi non ha i titoli necessari per concorrere allo scorrimento verticale, rappresenta l’unica opportunità di carriera nella propria categoria di appartenenza.
Un miglioramento economico quindi che diventa la più importante base su cui viene contabilizzata la carriera di ogni lavoratore, titolare o meno di PO, sia ai fini pensionistici sia per il calcolo del Tfr.
Nel corso della trattativa, grazie ai dati tecnici economici forniti dai rappresentanti del CSA, è stato possibile ragionare concretamente su quante risorse economiche sarebbero servite per implementare le percentuali di scorrimento proposte dall’Amministrazione, tutti parlavano ma nessuno aveva calcolato quante poche risorse servivano in effetti per aumentare le percentuali degli scorrimenti.
Anche sui punteggi i rappresentanti del CSA hanno fatto una battaglia importante, per scardinare la proposta dell’Amministrazione regionale, che ricordiamo, a parità di punteggio, voleva dare la priorità dello scorrimento al dipendente più giovane.
Proposta ritenuta dal CSA inaccettabile in quanto avrebbe danneggiato tutti coloro che in prossimità della pensione non avrebbero potuto avere i benefici economici dello scorrimento orizzontale all’interno del montante della propria pensione.
Grazie al nostro intervento l’Amministrazione ha fatto “marcia indietro” ed oggi nell’accordo è previsto che ”a parità di punteggio passa prima chi ha più anzianità nella categoria “.
L’ultima battaglia l’abbiamo avuta nel corso della trattativa svoltasi lunedì 25/01/2016 sulla scelta dei criteri da adottare per le Progressioni Orizzontali.
L’amministrazione, su richiesta di una organizzazione sindacale, aveva proposto di estendere il punteggio di OTTIMO a tutti i dipendenti che nei Piani di Lavoro avevano avuto un giudizio compreso tra il 41 ed il 48.
Nella normativa regionale relativa ai Piani di Lavoro, l'OTTIMO viene assegnato a chi ha avuto un punteggio tra il 44 ed il 48 compresi, mentre chi ha avuto un punteggio assegnato tra il 41 ed il 43 viene oggi attribuito il giudizio di BUONO.
Ricordiamo che nell’ipotesi di accordo siglato alcune settimane or sono, al giudizio di BUONO corrisponde un punteggio inferiore a quello previsto per l’OTTIMO.
Quindi se la proposta venisse definitivamente accettata dall'Amministrazione verrebbe a modificare radicalmente i punteggi delle graduatorie facendo così recuperare, coloro che avevano avuto assegnato un punteggio dal 41 al 43 nei giudizi sui Piani di Lavoro, dai 4 ai 16 punti per anno a secondo dell'appartenenza in categoria B – C e D.
Per capirci in maniera chiara, le valutazioni di coloro giudicati dai Direttori regionali meno efficienti di altri e che con la valutazione Buono prenderebbero meno punteggio degli Ottimo, passerebbero nei criteri degli scorrimenti ad avere lo stesso punteggio di chi ha avuto il giudizio di Ottimo, cancellando così ledifferenze.
E’ del tutto evidente il contrasto esistente tra le dichiarazioni politiche fatte al tavolo della trattativa da RESCHIGNA, che ha voluto modificare tutti i criteri delle precedenti PROGRESSIONE ORIZZONTALI (sostenendo che non erano adeguati e che pertanto occorreva far emergere le differenze delle valutazioni effettuate dai Direttori) e quanto invece LEPRI e la SANTHIA’ vorrebbero oggi perseguire.
Una posizione dell’Amministrazione, sul punto in questione, del tutto schizofrenica; a parole dichiara di voler dare importanza al giudizio dei Dirigenti, poi nei fatti si comporta esattamente all’opposto.
Al momento la problematica è sospesa… aspettiamo l’evoluzione.
Come CSA vorremmo ancora cambiare molte cose dell’ipotesi di Accordo siglata e soprattutto vorremmo rendere omogenei tra le categorie B, C e D sia i punteggi assegnati per l’anzianità sia i titoli culturali previsti.
Se si intende cambiare in corsa un pezzo dell’ipotesi sottoscritta, per il CSA si deve rivedere TUTTO l’accordo migliorandolo seriamente.
Alle colleghe ed ai colleghi chiediamo di far conoscere il loro parere in proposito durante l’assemblea indetta dal CSA il giorno 2 febbraio 2016 presso la sede regionale di Corso Regina 174.