La corruzione...
La vera priorità del nostro Paese è una lotta senza se e senza ma al malaffare, una lotta che deve necessariamente concludersi con vincitori e vinti, o si elimina questa piaga dalla società italiana o sarà essa stessa ad inghiottire la società
Lo scandalo di “Roma capitale” continua a rivelare notizie sempre più inquietanti, che evidenziano ogni giorno uno stato di corruzione fra diversi strati sociali e politici. Un mondo semi sommerso appare dagli abissi della nostra società, pronto a inghiottire, novello Leviatano, qualunque risorsa sia possibile aggredire, fino a divorare i cittadini stessi. Ma ciò che più mi spaventa è tutto quello che potrebbe non essere ancora emerso, a Roma come in altre città. Ho paura che questo non sia che un granello di sabbia fra le dune della corruzione, la punta dell’iceberg di un “modus operandi” diffuso capillarmente nel sistema.
E allora a cosa serve la riforma del lavoro? A cosa serve la riforma della giustizia? A cosa serve la riforma elettorale? Tutto ciò non sarà sufficiente a rilanciare il Paese se prima non si riuscirà ad estirpare questo male che inghiotte denaro in gran quantità, questo male che sembra vincere su tutto compiacendosene, questo male che è creatore, ed al tempo stesso frutto, di una società ove tutto sembra in vendita ed in cui tutto si compra, anche la dignità di quegli amministratori pubblici che troppo facilmente finiscono per cedere ai lusinghieri canti di auree sirene che li porteranno, in alcuni casi, ad infrangere le proprie carriere sugli scogli di una giustizia, ahimé, ancora troppo lenta.
La vera priorità del nostro Paese è una lotta senza se e senza ma alla corruzione, una lotta che deve necessariamente concludersi con vincitori e vinti, o si elimina questa piaga dalla società italiana o sarà essa stessa ad inghiottire la società. Come eliminarla? Concentrando gli sforzi su questa problematica da parte di tutte le forze politiche, tralasciando gli interessi di bottega e la tutela aprioristica dei propri membri e cessando di vivere una campagna elettorale permanente: gli elettori sapranno apprezzare chi veramente si adopererà per salvare l’Italia.
*Davide Schirru, segretario provinciale Cisal Torino