La Consulente...
La nomina per la copertura del “Segretariato generale” della Regione Piemonte si sta trasformando sempre più in una nomina di un vero e proprio consulente di fiducia del Presidente CHIAMPARINO.
L’incarico prevede un ruolo di coordinamento per “l’attuazione del programma politico”, quindi una funzione di raccordo tra la Giunta, in primis il suo Presidente, e la macchina operativa amministrativa, “coordina le direzioni regionali per il perseguimento degli indirizzi e degli obiettivi stabiliti dagli organi di direzione politico-amministrativa”.
Il bando, a cui i dirigenti regionali non sono stati ammessi per una precisa volontà politica, fu sospeso alla fine dello scorso marzo, alla vigilia del giudizio del Tar sulle firme false e proprio per lo stesso motivo si attende ora il pronunciamento di Palazzo Spada.
Nessuna decisione verrà presa da CHIAMPARINO fino al 19 gennaio, data in cui è prevista la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso della Lega Nord nel procedimento per le firme false in Regione Piemonte.
Sconcertante il fatto che la politica riesca sempre e comunque a far interpretare in Regione le norme a proprio uso e consumo.
E così dopo l’antieconomico articolo della legge regionale n. 23/2008 (ART. 15, comma 3 - Il Presidente della Giunta regionale può avvalersi, per lo svolgimento delle proprie funzioni, del supporto di professionalità esterne in numero non superiore a tre, scelte sulla base di rapporti fiduciari. Il contenuto degli incarichi ed i rapporti con le strutture sono disciplinati dal provvedimento di organizzazione della Giunta regionale.), il Presidente vuole di fatto un QUARTO incarico consulenziale di sua fiducia.
In questa valle di lacrime continuiamo solo NOI del CSA a denunciare i fatti... ed a cercare di cambiare le cose... nel silenzio connivente altrui!!!