La Cina è vicina...
I cinesi sarebbero interessati ad acquistare Fiat Chrysler Automobiles. Tra i gruppi del "paese del Dragone" che avrebbero messo gli occhi su Fca, ci sarebbe il colosso Great Wall Motor. La voce di un avvicinamento cinese ha permesso al titolo di scattare in Borsa, guadagnando il 8,15% e superando i 10 euro per azione. Sulla vicenda, Fiat si è limitata a rispondere con un secco "no comment".
Il primo a parlare dell'interesse dei gruppi cinesi per Fca è stato il sito "Automotive News": una prima offerta sarebbe stata avanzata già nei giorni scorsi, che, però, sarebbe stata a sua volta "respinta perché non abbastanza allettante". Altre fonti citate dal sito specializzato indicano "responsabili di altri gruppi automobilistici impegnati in due-diligence (verifiche di bilancio) per un potenziale acquisto di Fca".
In particolare, si parla di un "viaggio in Cina di alcuni dirigenti Fca" per incontrare i colleghi di Great Wall, che, a loro volta, avrebbero ricambiato la cortesia recandosi "la scorsa settimana" nel quartier generale di Auburn Hills, in Michigan. I gruppi cinesi - come hanno fatto notare i commentatori del sito - sono "oggetto di pressioni governative per espandersi fuori dalla Cina" e il gruppo guidato da Sergio Marchionne "potrebbe essere l'obiettivo giusto". E questo perché - come evidenziato da Automotive - la rete globale e i prodotti di Fca rispettano i requisiti del Governo di Pechino. Requisiti che hanno colto l'attenzione non solo della Great Wall Motor, ma anche di altre società: Dongfeng Motor Corp., Zhejiang Geely Holding Group e Guangzhou Automobile Group, con cui Fca ha stretto una joint venture in Cina.
Punto interrogativo su "quali di questi potrebbe avere successo" nel tentativo di acquisizione dell'ex-Lingotto. Secondo il sito, "sorprendentemente né Fca né i quattro costruttori cinesi parlano", ma qualora l'acquisto si concretizzasse, gli unici marchi a rimanere esclusi dalla compravendita e che quindi continuerebbero a essere controllati da Exor - la holding della famiglia Agnelli - sono i marchi Alfa e Maserati, che "verrebbero scorporati come è stato fatto con Ferrari, per massimizzare il profitto di Exor". Jeep, Ram, Chrysler, Dodge e Fiat passerebbero in mani cinesi.
Secondo Automotive News "la rete globale e i prodotti di Fca", in particolare Jeep e Ram, sono "acquisizioni attrattive" per i cinesi, valide ad aggredire il mercato Usa dopo aver superato con fatica negli ultimi anni quello che veniva considerato un "quality gap" a loro svantaggio.
La trattativa, però, dovrà fare i conti con l'attuale situazione geopolitica: con i delicati equilibri internazionali, soprattutto tra Cina e Usa, è difficile pensare che Donald Trump, da Washington, dia il via libera alla vendita di un marchio prestigioso come Jeep, uno dei simboli dell'industria automobilistica statunitense.
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