Jo Letta....
Ma allora cosa farà Enrico Letta? Il Presidente del Consiglio ha confermato la sua intenzione di andare avanti nonostante tutto a Giorgio Napolitano. A proposito di politica, le parole di Enrico Letta pronunciate ieri, un giorno dopo il videomessaggio di Silvio Berlusconi in cui il Premier ha parlato di persecuzioni da parte della magistratura, probabilmente hanno lasciato il segno. Il Presidente del Consiglio, a chi gli ricordava che ogni progetto risulta vano se non c’è l’appoggio delle forze politiche in grado di garantire la stabilità, ha risposto:
«Lavoriamo per gli italiani, non abbiamo intenzione di creare cortocircuiti su questi temi. C’è la tendenza a usare il governo come punchingball in questo periodo. In queste ore ripenso a quando ero bambino e c’era una pubblicità di Carosello che era molto efficace: non ho scritto Jo Condor in testa e al momento opportuno lo dimostrerò, giocheremo all’attacco»
Appare evidente che a questo punto la sfida si gioca sul piano dei nervi. Forza Italia, già Pdl, ha spiegato che finché l’esecutivo si muoverà sui binari del programma, non avrà niente da temere. Dal canto suo il Partito Democratico garantisce ancora fedeltà anche se pone dei punti fermi, che poi sono gli stessi di FI. Eppure è necessario sottolineare come tale fiducia e tale sostegno siano in realtà veleniferi per l’esecutivo perché lo costringono a sottostare alla forza esercitata dai partiti.
Ed è quello che oggi vuole evitare Enrico Letta. Quando dice «non ho scritto Jo Condor» fa capire che sopporterà fino a quando la situazione lo richiederà. Non si sa cosa potrebbe accadere in caso di salto del banco. Sicuramente Enrico Letta vuole piantarla di fare la vittima sacrificale ed in questo senso sta cercando di mandare un messaggio chiaro ai partiti. Letta ha detto che andrà avanti ma la domanda è se davvero il governo riuscirà a resistere in questa situazione. Tutti lo vogliono, nessuno lo sostiene. Ma all’Italia serve e per questo bisogna tentarle tutte, anche a costo di uscirne fuori logorati.