Incontro politico del 14.01.2013

14.01.2013 22:06

 

Si è svolto alle ore 17.00 del 14.01.2013 il primo incontro programmato sui temi afferenti la delibera di spending review giacente in Consiglio Regionale tra il Responsabile sindacale Confederale: Luigi VERZICCO, il Coordinatore CSA dell'Ente Regione Piemonte: Luigi SERRA, l'Assessore regionale: Giovanna QUAGLIA ed il Direttore della Direzione regionale delle Risorse Umane: Maria Grazia FERRERI.

La triplice (2°incontro), su loro esplicita richiesta, è stata ricevuta dai rappresentanti dell’Amministrazione in orario diverso dal nostro (complimenti!!!) e pertanto NON SAPPIAMO CHE COSA ABBIANO TRATTATO…

Le nostre domande.

Abbiamo chiesto, per prima cosa, quale sia la posizione dell’Amministrazione in merito alla Circolare del Ministero del Lavoro n. 19 del 2012 attraverso la quale il Ministero ha ritenuto che gli “esonerati delle Regioni, non rientrano tra i lavoratori salvaguardati” a cui può essere applicata la normativa pensionistica previdente e valevole sino al 2011.

In tema di spending review è stato ricordato che già l’articolo 3 della Legge regionale n. 5 del 4 maggio 2012 dettava una serie di interventi per la razionalizzazione della spesa regionale ed in particolare venivano riportate le seguenti indicazioni:

1. Al fine di razionalizzare ed ottimizzare le spese a carico del bilancio regionale, superando il criterio della spesa storica, la Giunta regionale presenta al Consiglio regionale entro il 30 giugno 2012 un programma per la rimodulazione e la riduzione complessiva della spesa attraverso i seguenti interventi:

a) valutazione delle spese degli enti a partecipazione regionale e degli organismi che gravano, in tutto in parte, sul bilancio regionale;

b) analisi e valutazione delle piante organiche della Giunta regionale, delle aziende sanitarie regionali, degli enti strumentali e delle società e consorzi a partecipazione regionale, con l'obiettivo di ridurre i costi del personale e di funzionamento;

            c) individuazione e realizzazione di buone pratiche, sia in termini di semplificazione delle procedure amministrative e di riduzioni dei tempi, sia in termini di risparmi per il bilancio regionale, attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e la costante azione di benchmarking con altre regioni;

d) esame dei finanziamenti e dei contributi regionali attraverso l'analisi di costi/benefici e valutazione delle ricadute in termini di valore aggiunto, con conseguente eliminazione di eventuali duplicazioni e ricadute negative;

e) ogni altra verifica che deve interessare in modo sistematico le poste di spesa del bilancio regionale, di cui deve essere valutata la congruità e l'efficacia.

2. Quanto previsto alle lettere a),b), c), d) ed e) del comma 1 è pubblicizzato e messo a disposizione di tutti i cittadini.

3. Il Consiglio regionale contribuisce alla razionalizzazione della spesa attraverso il superamento del criterio della spesa storica, nell'ambito dei punti di cui al comma 1 per quanto applicabili.

4. La Giunta regionale presenta alla commissione consiliare competente, con cadenza semestrale, una relazione sui risultati ottenuti nell'applicazione del presente articolo.

(omissis)

Alla luce di quanto sopra hanno pertanto richiesto di conoscere:

a)     se la Giunta Regionale intende procedere alla razionalizzare delle spese attraverso il metodo del “taglio lineare della spesa” oppure se intende attivare quei processi di riorganizzazione del lavoro all’interno dell’Ente in grado di determinare, come conseguenza, l’ottimizzazione delle spese stesse.

b)     se la Giunta Regionale si è o meno prefissata ovvero ha quantificato un obiettivo concreto di riduzione della spesa.

c)      come la Giunta Regionale intende affrontare il tema delle esternalizzazioni/internalizzazioni delle funzioni e delle attività regionali.

d)     se la Giunta Regionale intende effettuare una ricognizione delle Posizioni Organizzative e delle Alte professionalità ai fini di una loro progressiva riduzione oppure intende ridurre il loro budget complessivo di riferimento o quant’altro.

e)     se la Giunta Regionale, nell’ambito dei processi volti alla riorganizzazione del lavoro, intende dar corso a quanto previsto dall’art. 30 della legge regionale n. 23/2008, individuando quelle posizioni organizzative e di alta professionalità non dirigenziali, che comportano l'assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato nonché il possesso di competenze specialistiche.

f)        se la Giunta Regionale intende dar corso alla risoluzione anticipata incentivata del personale (dirigenti e categorie).  

g)     come la Giunta Regionale intende affrontare la tematica della stabilizzazione del personale precario regionale alla luce dei recenti provvedimenti normativi nazionali.

Risposte.

L’Assessore QUAGLIA ha assicurato il totale appoggio della Regione ai circa 150 dipendenti che hanno usufruito negli anni scorsi dell’esonero dal servizio (sono peraltro 6 le Regioni italiane che come il Piemonte hanno il problema dell’esclusione degli esonerati regionali dai lavoratori salvaguardati). Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: Vasco ERRANI, ha chiesto, attraverso specifica nota del 20.12.2012, al Ministro FORNERO di individuare una risoluzione positiva alla problematica.

L’Assessore QUAGLIA ha confermato che la Giunta Regionale intende procedere alla razionalizzare delle spese attraverso la riorganizzazione del lavoro non solo all’interno dell’Ente. In relazione a ciò ha reso noto che la Giunta Regionale non si è prefissata un obiettivo concreto di riduzione della spesa.

Ha sottolineato che entro il 30 giugno 2013, nel rispetto delle vigenti relazioni sindacali, sarà effettuata una valutazione delle piante organiche del Consiglio regionale, della Giunta regionale, degli enti strumentali e ausiliari, delle agenzie regionali, delle AA.SS.RR. e delle società a partecipazione regionale con l’obiettivo di pervenire ad una riduzione complessiva nel Sistema Piemonte del costo delle dotazioni (la riduzione non si applicherà alle dotazioni organiche del ruolo sanitario e del ruolo professionale in quanto già attivi altri tavoli tematici di confronto).

Entro i prossimi mesi, verranno individuati appositi criteri di razionalizzazione funzionali alla ricognizione di funzioni da internalizzare, all’adozione di provvedimenti di adeguamento dell’organizzazione e di avvio delle attività.

Sugli altri punti da noi sollevati l’approfondimento è stato rimandato alla prossima riunione già fissata per il 23.01.2013.

La sensazione è che sino alle prossime elezioni le “vere intenzioni” politiche dell’Amministrazione tarderanno ad emergere, anche se tra i Direttori gli “uomini” di COTA si stanno già portando avanti con il lavoro dando precisi obiettivi di “riduzione” in tutti i sensi ed in tutti i campi…