In Regione si predica bene ma… si razzola malissimo!!!!
Come è noto, il CSA ha presentato al Segretario Generale della Regione Piemonte, in data 12.10.2017, apposita ISTANZA DI ACCESSO AGLI ATTI GENERALIZZATO, al fine di accedere a tutti i documenti ed agli atti istruttori che hanno giustificato l’attribuzione dei vari punteggi (da 0 a 10) ad ognuno dei 7 fattori di valutazione caratterizzanti ciascuno dei 17 settori regionali liberi messi a BANDO (mobilità mediante passaggio diretto tra pubbliche amministrazioni) qualche mese fa. Tali fattori erano stati previsti della metodologia approvata dalla Giunta Regionale attraverso apposito provvedimento. La sommatoria dei punteggi assegnati a ciascuno dei 7 fattori determina, di fatto, la pesatura economica di ciascuno dei 17 settori considerati.
La sommatoria dei punteggi è quindi DETERMINANTE per il collocamento del settore in una delle 5 fasce economiche di riferimento in precedenza individuate dalla Giunta Regionale.
La nostra richiesta è stata chiara: dateci tutti i criteri che avete utilizzato per l’assegnazione dei punteggi da 0 a 10.
In sintesi, riportiamo i fattori di valutazione che trattasi (per chi volesse entrare nell'articolato dettaglio anche dei sub-fattori può consultare l’allegato alla DGR n. 28-5664 del 25.09.2017):
1 - Numerosità, differenziazione e distribuzione territoriale delle risorse umane gestite
2 - Dimensione delle risorse finanziarie gestite
3 - Numerosità e differenziazione dei destinatari dell’azione della struttura, complessità delle relazioni con soggetti interni ed esterni all’Ente
4 - Responsabilità connesse alla posizione
5 - Rilevanza strategica della posizione e dei processi gestiti
6 - Specificità/specializzazione delle competenze richieste
A nostro avviso, la metodologia approvata con succitata DGR distingue, di fatto, i 7 fattori in OGGETTIVI (1 e 2) e in DISCREZIONALI (tutti gli altri).
CHE SIA CHIARO.
La nostra intenzione non era e non è mettere in discussione LA METODOLOGIA SCELTA ed ADOTTATA dalla GIUNTA REGIONALE, MA E' CAPIRE COME I DIRIGENTI PREPOSTI l’hanno CONCRETAMENTE APPLICATA.
Dai documenti a noi trasmessi ed in nostro possesso, si evince quanto segue:
In merito al fattore 1 (Numerosità, differenziazione e distribuzione territoriale delle risorse umane gestite) risulta un errore di attribuzione del punteggio al Settore Edilizia (sulla base del personale presente - 25 unità - sono stati assegnati punti 2 invece di punti 4).
I due punti mancanti hanno fatto si che il Settore Edilizia sia stato collocato in fascia C anzichè in fascia B, con una perdita economica per il futuro dirigente ed un risparmio per l’amministrazione.
Rileviamo inoltre che chi ha effettuato i calcoli ha applicato un moltiplicatore (1,3) al numero delle risorse umane presenti su alcuni settori, al fine di far aumentare il punteggio assegnato a quelle strutture che hanno una dispersione territoriale del personale.
Domanda. Perchè 1,3 e non 2 o 0,6 o un altro moltiplicatore ancora??? E soprattutto QUANDO e su quali basi è stato individuato il moltiplicatore e da chi? Non certo il moltiplicatore è stato indicato dalla Giunta Regionale preventivamente.
E' evidente che un moltiplicatore maggiore avrebbe fatto aumentare il punteggio finale, l'esatto opposto se si fosse scelto un moltiplicatore inferiore. Che il moltiplicatore 1,3 sia quello giusto?
Forse i CONTI dovevano tornare? Non vogliamo crederci...
In merito al fattore 2 (Dimensione delle risorse finanziarie gestite) non abbiamo voluto approfondire... perchè, per capire, c'è bastato prendere atto di quanto emerge dall'attribuzione dei punteggi agli altri 5 fattori di valutazione.
Non avendo a noi prodotto alcun documento che spieghi, nel dettaglio, su quali basi di confronto tecnico siano stati assegnati i punteggi agli altri 5 fattori (quali le griglie utilizzate per pesare i sub-fattori individuati dalla metodologia di riferimento), il gioco è diventato immediatamente chiaro...
In tutte le varie attribuzioni dei punteggi per i restanti 5 fattori di valutazione non c'è stata nessuna applicazione tecnica-scientifica, ma esclusivamente sono state applicate scelte DISCREZIONALI che nulla hanno a che vedere con la metodologia voluta dalla Giunta Regionale.
Quella METODOLOGIA che richiedeva, invece, analisi di dettaglio approfondite e comparative.... CAPITO? Cribbio ben altro!!!
Ed ecco il magico risultato della pesatura dei 17 settori messi a bando:
- 3 in fascia economica A (che corrisponde al più alto valore economico);
- 5 in fascia economica B;
- 6 in fascia economica C;
- 3 in fascia economica D.
Dulcis in fundo… non è chiaro infine chi abbiano voluto prendere in giro se noi o loro stessi… ma nella documentazione consegnataci è comparso anche lo studio commissionato nella legislatura BRESSO, voluto da PEVERARO (quindi antecedente all’ultima riorganizzazione regionale avvenuta nel 2015) concernente la “valutazione del peso e delle posizioni dirigenziali” che ovviamente oggi nulla a che vedere con la natura dei settori in esame.
Ed è così che in REGIONE PIEMONTE, dietro ad una parvenza di regole, la discrezionalità ed il non rispetto delle regole... la fa sempre più da padrona!!!
Se è giusto che la Giunta Regionale voglia pesare economicamente le posizioni in relazione all'importanza ed alle responsabilità (non solo quelle dirigenziali ma anche le posizioni che interesseranno il prossimo anno i dipendenti delle categorie - alte professionalità e posizioni organizzative), è MOLTO GRAVE che le regole stabilite non vengano applicate.
La domanda sorge spontanea, a vantaggio di chi?
“Abbiamo messo finalmente delle regole”… attenzione ricordiamoci sempre la frase di Giovanni GIOLITTI: Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano...”
Un vecchio giochetto caro alla politica.
Noi del CSA vigileremo con molta attenzione e denuncieremo, come sempre, ogni scorrettezza!!!