Il FALSO IDEOLOGICO ed il lavoro agile...
Il FALSO IDEOLOGICO è un reato previsto dagli articoli 479 e 480 del codice penale italiano. Il bene giuridico tutelato è la veridicità dei fatti attestati dalla pubblica amministrazione, oltre alla trasparenza dell'azione amministrativa.
Un mio caro amico... mi ha posto questa domanda: Gigi ma fammi capire…. Ma il tuo obiettivo è quello di NON far più rientrare in ufficio, in attività in presenza, i dipendenti regionali?
La mia risposta è stata questa: No amico caro… non ho assolutamente quell’obiettivo… ma i dipendenti debbono rientrare in presenza in ufficio nel rispetto delle regole nazionali vigenti.
L’attuale norma in vigore (l’articolo 263 del decreto - legge n. 34/2020, coordinato con la legge di conversione n. 77/2020)prevede, infatti, che l’Amministrazione/i dirigenti debbano, al fine di assicurare la continuità dell'azione amministrativa e la celere conclusione dei procedimenti, individuare le attività che il dipendente possa svolgere con più efficacia in presenza.
Individuate quindi tali attività… deve essere disposto di conseguenza il rientro in ufficio del personale per i giorni necessari.
Secondo Voi in Regione... si stanno applicando queste regole? Non mi sembra proprio, in quanto nessuno ha dato ai dirigenti alcuna indicazione al proposito.
La dirigenza regionale si limita quindi a produrre generici piani di rientro del personale in presenza ma senza alcuna motivazione legata alle attività da svolgere.
L’Assessore al Personale ne è al corrente di tutto ciò? No? Adesso lo sa!
Spesso sentiamo discorsi roboanti della politica sulla burocrazia inefficiente…
Ebbene questo è uno di quei casi di cattiva burocrazia interna. Chiediamo che la politica allora intervenga. Apprezzeremo molto.
Abbiamo quindi chiesto come sindacato CSA di essere ascoltati in Prima commissione Consiliare sia perché abbiamo avuto la sensazione che qualcosa non torni nelle politiche del personale in Regione sia perché pensiamo che qualcuno, a livello politico, stia sottovalutando la reale portata innovativa dell’applicazione del lavoro agile.
Per carità… il pensiero politico conservatore di questa Giunta Regionale sul lavoro agile è legittimo, anche se non lo condividiamo, ma francamente non ne comprendiamo le motivazioni al riguardo, eccezion fatta per quelle dichiarazioni scontate che portano ad identificare i dipendenti pubblici regionali solo come una sorta di limone da spremere da parte di baristi e ristoratori locali.
Sono anni che si sconta in Regione una assenza di politiche sull’ORGANIZZAZIONE del LAVORO…
Perché dovrebbe occuparsene questa Giunta? Perché stiamo toccando il fondo ed occorre alzare, per serietà, il livello d’analisi politica e del confronto… anche solo per rispetto dei ruoli istituzionali ricoperti… in primis di quello politico.
E’ mai possibile fornire da parte della Direzione della Giunta Regionale quelle risposte mortificanti riportate alla tabella 15 del questionario inviato al Dipartimento della funzione pubblica del Governo?
Ma qualcuno veramente pensa che tutti i dipendenti regionali della Giunta ed i loro rappresentanti sindacali siano degli imbecilli?
Qualcuno ci vuol far veramente credere che i vari direttori regionali... dalla CASAGRANDE a LEPRI… da AIMAR alla CROTTA… da FAGGIO a FEMIA... da BALOCCO alla BARACCHINO… a FENU abbiano fornito al Direttore FRASCISCO (dopo ovviamente aver consultato tutti i loro dirigenti) quelle risposte imbarazzanti contenute nella tabella 15 del questionario inviato al Ministero?
Se così fosse siamo proprio curiosi di leggere questi vari documenti… li mettano allora a disposizione per trasparenza.
Mi domando poi che giudizi daranno i Direttori ed i dirigenti quando si tratterà di esprimersi in merito alla liquidazione della Produttività 2020 dei dipendenti della Giunta.
Care colleghi e colleghe perché non andate un pò a parlare di questo con i Vostri dirigenti… e poi ci fate sapere?
E pensare che le normative e gli indirizzi in materia di lavoro agile in ITALIA stanno andando molto avanti.