Il vero Sindacato...
19.05.2015 23:40
Si è svolto nella passata settimana a Rimini il IX Congresso Nazionale della Cisal, incentrato sul tema “Il Lavoro che non c’è”, che ha visto la riconferma del segretario uscente Francesco Cavallaro all’unanimità da parte degli oltre mille delegati espressi dalle Unioni Provinciali e Regionali della Cisal, nonché dalle Federazioni di settore.
Nel corso del Congresso la Cisal ha ricordato come siano prioritarie la riforma fiscale e quella sulle relazioni industriali, perché vengano finalmente recuperate le risorse economiche indispensabili a dare credibilità e concretezza alle riforme e quindi alla crescita, all’occupazione e al lavoro.
In materia fiscale la Cisal ha proposto una “Carta del contribuente”, con la quale i cittadini possono andare da negozi e professionisti, e far “annotare” tutto quello che si acquista, per portarlo, poi, in tutto o in parte nella dichiarazione dei redditi per le detrazioni: in tal modo nessuno avrebbe interesse a pagare in nero ed evadere il fisco e si potrebbero recuperare risorse economiche importanti da immettere nel circuito delle riforme, che non devono gravare sui lavoratori come spesso accade.
Ad esempio la riforma fatta con le Province ha creato enormi difficoltà a circa 20.000 lavoratori in esubero che non si sa dove collocare, mentre tante province a causa di questa riforma stanno andando in dissesto finanziario.
“Se allora si vuole fare una riforma seria della Pubblica Amministrazione, ha detto Cavallaro, si faccia con la partecipazione dei sindacati, ma non è possibile accettare che ci siano lavoratori della Pubblica Amministrazione in esubero quando poi dall'altra parte ci sono 360.000 consulenti esterni che, spesso, sono doppioni di quanti già lavorano all'interno”.
In merito alla riforma della scuola il segretario nazionale ha evidenziato, poi, come sia limitativo considerare definita la questione semplicemente con le assunzioni, mentre è, invece, necessario anche mettere gli insegnanti in condizione di guadagnare bene per quello che fanno, in modo tale da incentivarli, dal momento che la scuola è l’istituto principale, che forma i futuri adulti.
Al Congresso, nel corso del quale si è parlato ancora di “Jobs Act” e riforma della previdenza, erano presenti anche i delegati dell’Unione Provinciale Cisal di Torino, che riporteranno sul territorio le linee guida tracciate in queste giornate di dibattito e confronto, dalle quali esce un sindacato coeso e fortemente legato alla sue diramazioni territoriali.