Il Rischio Stress...

12.07.2016 23:53

La mancata valutazione del rischio stress da parte del datore di lavoro espone a sanzioni sino a 6400 euro e all’arresto sino ai 6 mesi.

Lo stress nel lavoro deve essere valutato alla pari degli altri rischi e deve essere evitato utilizzando le opportune misure di prevenzione: chi non lo fa, è esposto a sanzioni, anche penali, che possono arrivare sino al pagamento di 6400 euro ed all’arresto sino a 6 mesi.

rischio stress, difatti, può causare delle conseguenze molto serie nel lavoratore, che possono degenerare e, da “semplici” cefalee, dolori alla pancia e tensioni muscolari, possono trasformarsi in gravi patologie croniche; peraltro, nei lavoratori più stressati possono verificarsi anche notevoli disturbi comportamentali e psicologici.

Se è vero che ogni individuo risponde allo stress in modo differente, è anche vero che eccessivi carichi di lavoro, un ambiente particolarmente ostile o inadeguato, precarietà, episodi di mobbing o, in generale, eventi particolarmente negativi, possono far giungere all’esaurimento anche il lavoratore più reattivo. 

Valutare il rischio stress e fare il possibile per prevenirlo, dunque, è indispensabile non solo perché si tratta di un obbligo previsto dal Testo unico della sicurezza sul lavoro, ma anche per il benessere dei lavoratori e la produttività dell’azienda stessa. 

La valutazione del rischio stress lavoro correlato deve essere inserita, in un apposito fascicolo, all’interno del DVR, il documento di valutazione dei rischi: la valutazione dei rischi è un compito del datore del lavoro che non può essere delegato; questi, però, può avvalersi dell’aiuto di un professionista esperto in materia, come uno psicologo del lavoro. Se la valutazione dello stress nella compilazione del DVR non è effettuata, il datore di lavoro è soggetto al pagamento di una sanzione che va da un minimo di 2.500 euro fino ad un massimo di 6.400, con l’arresto da 3 a 6 mesi nei casi più gravi. 

La stessa sanzione è applicata anche se il fascicolo sul rischio stress è redatto senza l’effettiva presenza del RSPP (responsabile servizio prevenzione e protezione) e del medico competente.

Se nel fascicolo mancano le misure di prevenzione necessarie, o non sono riportati i riferimenti di chi ha il dovere di provvedere alla redazione del DVR, è prevista una sanzione tra i 2.000 ed i 4.000 euro.

Se nel fascicolo mancano i criteri di valutazione utilizzati nell’analisi della valutazione del rischio stress lavoro correlato, o le mansioni più a rischio, la pena prevista è un’ammenda tra i 1.000 ed i 2.000 euro.

In ultimo, è punita anche la mancata consultazione dell’RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) nella redazione del fascicolo stress, con una sanzione economica da euro 2.000 a 4.000 euro.