Il M5S...fa DIETROFRONT
Il M5S (tramite Francesca FREDIANI) scrive al CSA e comunica la volontà di fare “marcia indietro”.
Com’è noto, il M5S aveva presentato durante la discussione sul Bilancio regionale nella competente Commissione Consiliare ("stante la situazione del bilancio..."), n. 2 emendamenti volti a ridurre il trattamento accessorio dei dipendenti regionali. Il primo prevedeva la riduzione del 10% delle risorse assegnate alle Categorie (riduzione del Capitolo n. 101757), il secondo la riduzione del 30% delle risorse assegnate ai Dirigenti (riduzione del Capitolo n. 101812).
Grazie alla FERMA posizione del CSA tutto ciò non accadrà.
Riportiamo di seguito la comunicazione (in politichese) della FREDIANI:
E' noto a qualunque dipendente della Regione - e a maggior ragione ad un sindacalista - che il bilancio si emenda per programmi e non per capitoli. Quindi la richiesta sarebbe di una riduzione generica del programma 0101 in cui ci sono centinaia di capitoli da cui si potrebbe fare efficienza. Noi nel nostro caso abbiamo peccato di eccesso di zelo, segnalando peraltro le risultanze della Corte dei Conti che nel giudizio di parifica sul rendiconto 2014 affermava che le risorse spese per il trattamento accessorio dei dirigenti e del personale di categoria fosse aumentato in maniera cospicua, anche a fronte di obiettivi “eccessivamente generici e modesti nonché talora coincidenti con attività di carattere istituzionale ordinaria”, grazie ai quali tutti i dirigenti nel 2014 hanno ottenuto più del 90% del premio massimo previsto. Non sappiamo il perché di tale incremento, siamo a conoscenza del mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale e siamo quindi interessati a confrontarci nel merito con i rappresentanti sindacali, per poter migliorare le condizioni lavorative del personale della Regione, nell'ottica di una massima efficienza e meritocrazia, combattendo i privilegi di appartenenza politica. Lungi dal nostro pensiero sono le scelte unilaterali.
Ci teniamo a precisare ancora che questi emendamenti, prodotti in grande numero, erano atti a sollecitare l'Amministrazione a finanziare alcuni programmi sottofinanziati, come le politiche sociali, la cultura, l'ambiente e l'istruzione. Emendamenti che non verranno mai accolti dall'Amministrazione, e qualora ci fosse interesse ad approvarli, saranno oggetto di riscrittura condivisa tra M5S e maggioranza. Quindi in questo caso mi sembra che si sia guardato il dito e non la Luna: le ipotetiche coperture e non le richieste di aumenti.
Proprio a dimostrazione di quanto detto, verranno modificati gli emendamenti prima della votazione in modo che spariscano i riferimenti ultronei ai capitoli, lasciando solo le unità di intervento, cioè i programmi, lasciando alla maggioranza l'onere di approvare o meno gli aumenti e di individuare insieme le coperture.