Il costo del Personale

09.01.2013 00:33

L’imminente riavvio in Consiglio Regionale della discussione sulle problematiche relative al costo del personale, impone da parte nostra alcune riflessioni metodologiche sui temi in discussione.

Certamente un migliore uso delle risorse disponibili e la corretta allocazione delle stesse nel bilancio della Regione rappresentano temi a cui non è possibile sottrarsi.

La questione centrale rimane quella di individuare quali siano l’insieme degli interventi in grado di perseguire questi obiettivi, tralasciando logiche massimaliste e di facciata.

La nostra Organizzazione non si sottrae al confronto di merito con l’Amministrazione, anche sui temi riguardanti il rapporto di lavoro, purché la Giunta Regionale intenda coinvolgere seriamente il sindacato in un confronto di contenuto.

Il coinvolgimento sindacale nel tempo nelle attività di monitoraggio e di controllo delle azioni che potranno essere assunte nella delibera del Consiglio Regionale, appare indispensabile.

E’ superfluo ricordare che il confronto deve avere come base di partenza la ricognizione delle funzioni da “internalizzare” nell’Ente Regione.

Solo a seguito di tale azione può essere avviata l’analisi organizzativa degli effettivi fabbisogni di personale nel nostro Ente rispetto alle attuali dotazioni organiche della Giunta regionale e del Consiglio regionale.

Su questo tema ricordiamo che da tempo chiediamo all’Amministrazione regionale un’apposita disciplina legislativa per dare corso alla risoluzione anticipata incentivata del personale regionale (categorie). E giunto il momento per il Consiglio Regionale di essere propositivo.

“Programmare”… questa è la parola d’ordine.

Riteniamo infine che si debba e si possa migliorare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità della “macchina regionale”, migliorando l’organizzazione interna del lavoro dell’Ente, dando, ad esempio, corso a quanto previsto dall’art. 30 della legge regionale n. 23/2008, individuando quelle posizioni organizzative e di alta professionalità non dirigenziali, che comportano l'assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato nonché il possesso di competenze specialistiche, anche al fine di una loro ottimale ricollocazione interna.

In tema Dirigenza, si chiede:

-  l’assegnazione – da subito – della responsabilità dei 14 Settori dell’Ente Regione attualmente “scoperti”, scegliendo tra i 22 i dirigenti regionali attualmente senza incarico, senza pertanto  procedere all’assegnazione di tali strutture a dirigenti “esterni” (aumento dei costi). Qualora la Giunta Regionale non intenda seguire tali indicazioni, si chiede che i Settori vengano abrogati.

- la riduzione - a far data dal 2013 - del numero delle Direzioni, individuando i Direttori tra i dirigenti interni di ruolo dell’Ente, evitando di assumere “esterni” con un conseguente aumento di spesa.