I furbetti del cartellino...
Assistiamo ciclicamente alla messa in onda sulle reti televisive nazionali di filmati che riprendono dipendenti pubblici, intenti a certificare la presenza di colleghe e colleghi in ufficio attraverso la timbratura dell’altrui cartellino.
Li chiamano “i furbetti del cartellino”.
Il perché abbiano deciso di etichettare questo comportamento come un atteggiamento “furbo”, questo non è noto... forse sarà perché rappresenta la becera riproposizione del comportamento di quegli dis-onorevoli che in parlamento votavano anche per i colleghi assenti? Mah…
Comunque sia le immagini che immortalano questi “personaggetti” intenti a timbrare il cartellino altrui non lasciano adito a giustificazioni concettuali di sorta.
Che la magistratura faccia quindi il suo compito...
Una domanda però ci sorge spontanea… Ma non è che “piano piano” i poteri forti stiano pensando di spazzare via, pezzo dopo pezzo, la Legge 20 maggio 1970, n. 300 meglio conosciuta come lo “Statuto dei Lavoratori”?
Come è noto, il comma 1, dell’articolo 4 (Impianti audiovisivi) della succitata normativa, vieta l'uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori. Ed allora?
FARINETTI (Eataly) in fondo ha sempre ragione… il suo messaggio è di quelli chiari: DIMENTICHIAMO IL PASSATO!!!
Cribbio, se lo dice lui che è amico di RENZI…
Dimentichiamoci del passato, basta con lo Statuto dei Lavoratori, andiamo quindi a controllare i dipendenti pubblici H36.
Affidiamo allora, senza indugio alcuno, alla telecamera, l'inesorabile ruolo di cecchino per il controllo dell’entrate e delle uscite dei dipendenti pubblici.
Telecamere ovunque. Sulle bollatrici, nei corridoi, negli uffici, dentro ai servizi igienici… ma non solo… perché non introdurre il braccialetto elettronico di rilevazione della presenza?
Con l’introduzione di questa tecnologia, si avrebbe certamente meno burocrazia negli Uffici ed i Dirigenti ne trarrebbero sicuro giovamento: non rischierebbero più il posto di lavoro; avrebbero meno responsabilità sul personale assegnato; finalmente potrebbero dedicarsi alla loro attività di manager dimenticandosi quegli odiosi controlli sulla presenza o meno del personale in ufficio.
Il tutto porterebbe all’aumento dell’efficacia e dell’efficienza della macchina amministrativa pubblica, aumenterebbe la produttività della Pubblica Amministrazione ed i cittadini, finalmente, non si indignerebbero più, con soddisfazione dei politici!!!
L’Amministrazione poi... farebbe BINGO!!!
Con questo cambio di rotta i politici disporrebbero di tutti i movimenti del personale; potrebbero chiedere conto degli spostamenti dubbi; la “componente cattolica” potrebbe controllare le liaison tra colleghe e colleghi a salvaguardia delle famiglie; avrebbero in real time il dato riguardante il numero delle sedie occupate quotidianamente negli uffici... ma soprattutto il beneficio fantastico sarebbe certamente il seguente.
Con la presenza continua in ufficio di tutti i dipendenti, i politici riuscirebbero finalmente a risolvere quel loro problema che da sempre li angoscia e che fa loro perder il sonno.
Sarebbero finalmente non più costretti ad assegnare quelle ricche consulenze esterne, ad amici e conoscenti, fatto come è noto, da sempre imputabile proprio alla scarsa presenza in ufficio dei dipendenti pubblici.
Dipendenti pubblici… allora PENTITEVI ed aiutate i Vostri Amministratori a liberarsi da questa schiavitù!!!!!!
Che altro dire… Chiamparino… siamo nelle tue mani...
(P.S.: ovviamente stavamo scherzando, non si sa mai… furboni!!!).