Gerarchie? NO. Grazie!
Prendendo spunto da diverse denuncie pervenute all’attenzione del nostro Sindacato da parte di colleghe e colleghi regionali che lamentavano anomali questioni organizzative sorte all’interno dei loro posti di lavoro, il coordinatore del CSA, denunciando la situazione e chiedendo il ripristino della legalità nei succitati Settori, attraverso apposita lettera del luglio scorso, ha rivolto al Direttore al Personale: Giovanni LEPRI, un quesito in ordine al potere di organizzazione e di gestione del personale all’interno di un Settore.
IL CSA ritenendo che non potesse sussistere in Regione alcun rapporto di sopraordinazione (gerarchico o di direzione) tra titolari di incarichi non dirigenziali (P.O. e A. P.) e personale senza incarichi, né potessero essere ipotizzabili vincoli gerarchici tra A.P. e P.O. e tra diverse tipologie di posizioni organizzative, chiedeva URGENTEMENTE appositi chiarimenti in proposito.
Ecco, di seguito, la puntuale e precisa risposta del Direttore al Personale: Giovanni LEPRI, datata 10.08.2015, destinata a far “scuola”, che riportiamo nelle sue parti di intesse generale.
Già con nota a firma Daniele Borioli, datata 7/11/2005, si invitavano i Direttori regionali a ribadire che "ogni potere di organizzazione e di gestione dei personale è di competenza esclusiva dei dirigente all'interno dei rapporto direttore-dirigente e di regole scritte e non di comportamento stabilite in modo autonomo nell'ambito della direzione per quanto attiene il governo delle risorse umane" ( ..)."E' utile, al riguardo, ricordare, che solo tra dirigente e personale non dirigente esiste un rapporto di sopraordinazione (rapporto di direzione), per converso nessun rapporto di sopraordinazione (gerarchico o di direzione) sussiste tra titolari di incarichi non dirigenziali (P.O. e A. P.) e personale senza incarichi, né sono ipotizzabili vincoli gerarchici tra A.P. e P.O. e tra diverse tipologie di posizioni organizzative ( ..)".L'eventuale concorso, quale che sia la forma del titolare di P.O. o di A.P. non trasferisce a quest'ultimo la titolarità del potere che é e remane dei Dirigente, così come non determina un ulteriore livello di responsabilità oltre quello dirigenziale che in qualche misura vada nella direzione di ascrivere al titolare di P.O. o di A.P., poteri e prerogative di rango dirigenziale" (..).
In base a quanto previsto dall'orientamento applicativo Ral - 1390 dell' ARAN in risposta al quesito se "può un titolare di posizione organizzativa essere il diretto superiore gerarchico di altri titolari di posizione organizzativa", inoltre, viene così precisato "le posizioni organizzative si caratterizzano per lo svolgimento di particolari e rilevanti attività comportanti l’assunzione diretta di una elevata responsabilità di prodotto e di risultato da parte dei soggetti cui sono conferiti i relativi incarichi. Conseguentemente, tutti gli incarichi di posizione organizzativa delle varie tipologie previste dall' art. 8 del CCNL del 31.03.1999 e dall' art. 14 dei CCNL del 22.01.2004, proprio perché si caratterizzano per la specificità dei contenuti e dell'alto grado delle relative responsabilità del titolare, sono tutti pienamente autonomi e distinti, senza alcun vincolo gerarchico tra gli stessi. Diversamente ritenendo, si negherebbero i presupposti stessi che sono alla base della posizione di alta professionalità. Un vincolo di gerarchia, nel rispetto peraltro dei contenuti della posizione organizzativa, sussiste solo nei confronti del dirigente della struttura in cui si inserisce la posizione organizzativa stessa. Diversamente ritenendo, si negherebbero i presupposti stessi che sono alla base della posizione organizzativa".