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Pur in presenza di una drammatica crisi occupazionale che coinvolge l’intero nostro Paese, la disoccupazione giovanile tocca soglie del 40%, esistono “nicchie” politiche alle quali tutto ciò sembra non interessare. Una di queste è presente all’interno dell’Ente Regione Piemonte.
Tutto nasce dai disposti dell’articolo 8 della legge regionale 27 dicembre 2010, n. 25, con il quale vengono prorogate a tempo illimitato le graduatorie di alcuni concorsi pubblici svolti all’interno dell’Ente Regione Piemonte e conclusisi in passato (circa 10 anni or sono).
Art. 8 - Contenimento della spesa regionale)
1. A seguito del rafforzamento delle limitazioni già in vigore per le nuove assunzioni previste dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), le graduatorie vigenti dei concorsi pubblici per esami, per l'accesso alla dirigenza e alle categorie, già approvate alla data di entrata in vigore della presente legge, sono utilizzate, in via prioritaria, oltre le rispettive scadenze.
Questo “assurdo” articolo di legge regionale:
- risulta palesemente in contrasto con la normativa nazionale vigente, che non prevede la durata a tempo illimitato delle graduatorie dei concorsi pubblici.
- impedisce di bandire nuovi concorsi pubblici nell’Ente Regione Piemonte volti alla copertura di tutti i posti liberi presenti nella dotazione organica regionale, dirigenziali e non dirigenziali, in quanto GARANTISCE “PER SEMPRE”, il posto a OLTRE 40 persone facenti parte di quelle graduatorie.
- nega le legittime aspettative CONCORSUALI a coloro che aspirano ad una occupazione a tempo indeterminato all’interno del mondo del lavoro pubblico (in particolare di quei giovani disoccupati con alti livelli di scolarizzazione e specializzazione).
Per questi motivi, il CSA dell’Ente Regione Piemonte, ha attivato una apposita raccolta firme aperta a tutte le persone interessate (e quindi non solo dai dipendenti della Regione Piemonte) a porre termine alla discriminazione evidenziata, con l’obiettivo di far abrogare dal Consiglio Regionale l’articolo di legge incriminato.
Per firmare i moduli contattare, entro il 31 dicembre 2014, il Coordinatore CSA: Luigi SERRA (cell. 335.7782880).