Figlio di nessuno...
Attenzione... la realizzazione del Palazzo Unico rischia di perdere la paternità del suo ideatore, che sostiene di vedere l'opera come "un ibrido, un mostro".
Le varianti strutturali attuate dall'impresa non soddisfano l'architetto Massimiliano Fuksas, che si dichiara estraneo alle modifiche attuate dall'impresa che sta eseguendo i lavori. Un'opera pensata in acciaio che invece viene realizzata in cemento, la facciata e i colori decisi dai funzionari, pilastri più larghi che, secondo Fuksas, rendono la struttura sbilanciata.
Le correzioni potrebbero essere fatte, ma non c'è quasi più tempo e in più alla base della questione vi è quasi certamente la parcella per la supervisione dei lavori. Infatti Fuksas e il suo studio non seguono i lavori, l'assessore al bilancio lo aveva chiesto, ma l'accordo non si è concluso. La richiesta dell'architetto per la somma dovuta ai 10 progettisti che avrebbero dovuto seguire i lavori, conoscendo per filo e per segno il progetto realizzato da Fuksas, non è stata accolta e in tutto questo tempo la supervisione è passata al personale della Regione e d'impresa.
Dall'intervista rilasciata a Repubblica dall'architetto, trapela anche un senso di rassegnazione rispetto al nostro Paese: "Che un progetto non sia realizzato da chi lo ha pensato può succedere solo in Italia, mai successo altrove".
La prossima mossa per Fuksas sarebbe quella di inviare entro due settimane una lettera per disconoscere il progetto in cui non si riconosce affatto. "Non sia mai che chiamino questo palazzo con il mio nome, stravolto da un'impresa e da due onesti funzionari". Questione di money… finirà male….