Femminicidio....

21.09.2013 00:02

Il termine “femminicidio” è ormai entrato nell’uso comune in Italia per definire qualsiasi forma di violenza estrema contro le donne, la maggior parte delle volte perpetrata in ambito familiare. In Italia, fino al 1981, se un marito uccideva una moglie infedele “il reato veniva giustificato come delitto d’onore, e l’assassino ne usciva con una pena molto leggera”. La legge sulla violenza sessuale, che punisce lo stupro come un crimine contro la persona e non solo contro la morale, è stata adottata solo nel 1996.

L’Italia, a metà giugno di quest’anno, è stata il quinto stato a ratificare la convenzione di Istanbul, ossia la convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, che colpisce 1 donna su 3 nella penisola. E’ stato inoltre appena presentato in Parlamento un decreto adottato dal governo per garantire la protezione alle donne vittime della violenza. Esso prevede pene più severe e circostanze aggravanti, in particolare nei casi di violenza commessi davanti a un bambino o una donna in gravidanza. Prevede inoltre che ogni denuncia sporta non possa essere ritirata e rende l’azione penale obbligatoria. Diventa obbligatorio anche l’arresto degli aggressori sorpresi in flagranza di molestia o abuso. Altro punto chiave è l’allontanamento dal domicilio familiare di mariti o compagni violenti. Tutte le vittime di violenza, indipendentemente dalla propria nazionalità, potranno beneficiare dell’assistenza legale gratuita. La prevenzione deve essere ancora migliorata…