Fatti... non parole!!!
I Sindacati sono tutti uguali... ma per piacere!!!!
IL CSA E’ L’UNICO SINDACATO CHE HA CONCRETAMENTE CHIESTO, in occasione della consultazione avvenuta in I° commissione consiliare sul disegno di legge n. 237 “Bilancio di previsione finanziario 2017-2019”, RISORSE AGGIUNTIVE A FAVORE DEI DIPENDENTI DELLA REGIONE PIEMONTE.
Queste le due strade individuate:
1) Fondi strutturali e di investimento europei e nazionali
La programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali e di investimento europei e nazionali costituiscono per la Regione Piemonte un’opportunità di miglioramento dell’efficienza
dell’azione regionale, della capacità istituzionale nell’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e della programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione.
L’investimento europeo e nazionale in strutture, capitale umano, sistemi e strumenti del settore pubblico, è anche orientato a conseguire una maggiore efficienza dei processi organizzativi e una gestione più moderna, nonché a motivare e qualificare il personale interno direttamente interessato.
In relazione a ciò è stato chiesto che le suddette risorse siano utilizzate non solo per esternalizzare le attività ma anche per promuovere e valorizzare le risorse umane impegnate a vario titolo nell’attuazione dei Programmi comunitari e nazionali.
In base al dettato dell’attuale CCNL è necessaria una specifica previsione legislativa regionale che destini in modo preciso ed espresso le risorse di provenienza esterna.
Tale scelta non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale, bensì una
proficua utilizzazione dei fondi strutturali e di investimento europei e nazionali, al fine di utilizzare quote delle risorse, derivanti dal cofinanziamento di programmi comunitari, nazionali e di programmazione negoziata, per migliorare l’organizzazione amministrativa nell’ambito di detti fondi.
Per questo motivo il CSA ha presentato una specifica disposizione normativa in materia.
2) Riappostamento delle risorse economiche dal fondo dirigenti a quello delle categorie dell’Ente Regione Piemonte.
Il fondo storico accessorio dei Dirigenti, nel corso di questi anni, è rimasto invariato, mentre quello del personale delle categorie si è notevolmente ridotto, in più, a seguito dell’applicazione della legge “DEL RIO” sulle Province e sulle Città Metropolitane, in Regione Piemonte sono arrivati circa 800 risorse umane che si sono aggiunte alla attuale dotazione organica delle categorie.
Per questo motivo o vengono trovate risorse aggiuntive o è facile ipotizzare una prossima riduzione delle quote pro-capite del fondo accessorio legate alla "produttività" dei dipendenti.
Sapendo che l'Amministrazione Regionale genererà sul fondo di produttività dei Dirigenti un risparmio, le cui economie possono essere riappostate;
Considerato che la legge nazionale prevede che le eventuali economie aggiuntive possono essere utilizzate annualmente, nell'importo massimo del 50% per la contrattazione integrativa, di cui il 50% destinato all'erogazione dei premi previsti dall'articolo 19 (Criteri per la differenziazione della valutazione) del D.L. 150/09 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni".
E’ stato chiesto all'Amministrazione regionale, nel rispetto delle economie imposte dalla legge e dagli strumenti di perequazione e delle regole contrattuali, di destinare una parte dei fondi a disposizione dai residui dei fondi del personale DIRIGENTE, al fondo del comparto del personale delle Categorie NON DIRIGENZIALI.
Per questo motivo il CSA ha chiesto l’introduzione sul Bilancio di una specifica disposizione normativa in materia.