Fatti... non parole!!!

03.03.2017 16:36

I Sindacati sono tutti uguali... ma per piacere!!!!

IL CSA E’ L’UNICO SINDACATO CHE HA CONCRETAMENTE CHIESTO, in  occasione  della  consultazione avvenuta in I° commissione consiliare sul  disegno  di  legge  n.  237  “Bilancio  di previsione finanziario 2017-2019”, RISORSE AGGIUNTIVE A FAVORE DEI DIPENDENTI DELLA REGIONE PIEMONTE.

Queste le due strade individuate:

1) Fondi strutturali e di investimento europei e nazionali

La programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali e di investimento europei e nazionali costituiscono  per  la  Regione  Piemonte  un’opportunità  di  miglioramento  dell’efficienza

dell’azione  regionale,  della  capacità  istituzionale  nell’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e della programmazione  nazionale per le politiche di sviluppo e coesione.

L’investimento europeo e nazionale in strutture, capitale umano, sistemi e strumenti del settore  pubblico, è  anche  orientato  a  conseguire  una  maggiore  efficienza  dei  processi organizzativi e una gestione più moderna, nonché a motivare e qualificare il personale interno direttamente interessato.

In relazione a ciò è stato chiesto che le suddette risorse siano utilizzate non solo per esternalizzare le attività  ma  anche  per  promuovere  e  valorizzare  le  risorse  umane  impegnate  a  vario titolo nell’attuazione dei Programmi comunitari e nazionali.

In  base  al  dettato  dell’attuale  CCNL  è  necessaria  una  specifica  previsione legislativa  regionale  che  destini  in  modo  preciso  ed  espresso  le  risorse  di  provenienza esterna.

Tale  scelta  non  comporta  oneri  aggiuntivi  a  carico  del  bilancio  regionale,  bensì  una

proficua utilizzazione dei fondi strutturali e di investimento europei e nazionali, al fine di utilizzare quote delle risorse, derivanti dal cofinanziamento di programmi comunitari,  nazionali e di programmazione negoziata,  per  migliorare  l’organizzazione amministrativa nell’ambito di detti fondi.

Per questo motivo il CSA ha presentato una specifica disposizione normativa in materia.

2) Riappostamento delle risorse economiche dal fondo dirigenti a quello delle categorie dell’Ente Regione Piemonte.

Il fondo storico accessorio dei Dirigenti, nel corso di questi anni, è rimasto invariato, mentre quello del personale delle categorie si è notevolmente ridotto, in più, a seguito dell’applicazione della legge “DEL RIO” sulle Province e sulle Città Metropolitane, in Regione Piemonte sono arrivati circa 800 risorse umane che si sono aggiunte alla attuale dotazione organica delle  categorie.

Per questo motivo o vengono trovate risorse aggiuntive o è facile ipotizzare  una prossima riduzione delle quote pro-capite del fondo accessorio legate alla "produttività" dei dipendenti.

Sapendo   che   l'Amministrazione  Regionale   genererà   sul   fondo   di  produttività  dei Dirigenti  un  risparmio,  le  cui  economie  possono  essere  riappostate;

Considerato che  la   legge nazionale   prevede   che   le  eventuali   economie   aggiuntive   possono essere utilizzate annualmente, nell'importo massimo del 50% per la contrattazione integrativa, di cui il 50% destinato all'erogazione dei premi previsti dall'articolo 19 (Criteri per la differenziazione della   valutazione)   del  D.L.  150/09   "Attuazione   della   legge   4  marzo   2009,   n.  15,  in materia   di  ottimizzazione   della   produttività  del  lavoro   pubblico   e   di   efficienza  e trasparenza delle pubbliche amministrazioni".

E’ stato chiesto all'Amministrazione regionale, nel rispetto delle economie imposte dalla legge e dagli strumenti di perequazione e delle regole contrattuali, di destinare una parte dei fondi   a  disposizione   dai   residui   dei   fondi   del  personale   DIRIGENTE,   al  fondo   del comparto del personale delle Categorie NON DIRIGENZIALI.

Per questo motivo il CSA ha chiesto l’introduzione sul Bilancio di una specifica disposizione normativa in materia.