Evasione fiscale
Uno dei problemi più importanti in Italia è quello dell’evasione fiscale.
L'evasione in Italia è un vero e proprio problema di massa che coinvolge milioni di persone (e imprese) per cifre unitarie che possono anche non essere elevatissime, ma le cui somme sono impressionanti.
L’evasione fiscale in Italia raggiunge livelli altissimi: il 18% del Prodotto Interno Lordo.
Il valore andrebbe aumentato di almeno 10 punti percentuali, se pensiamo che il 18% del Pil corrisponde solo alle attività dichiarate, dunque il valore può sicuramente essere più alto.
Il nostro paese è al secondo posto in una classifica internazionale per evasione fiscale, siamo secondi solo alla Grecia.
Fra le imposte più evase in Italia, c’è senza dubbio l’I.V.A.: un tasso di evasione che arriva al 36% ed è inferiore solo al dato spagnolo.
Secondo le stime elaborate sui dati del Ministero delle Finanze, in Italia l’evasione media può essere stimata intorno al 13.5% del reddito dichiarato.
L’evasione fiscale si concentra maggiormente fra i lavoratori autonomi.
Rispetto al tasso medio di evasione (13.5%), gli autonomi fanno segnare il 56.3% di somme dichiarate in meno, con una quota di sommerso pari a 15.222 euro per ogni imprenditore.
Una cifra a cui va a sommarsi il lavoro nero, altro terribile problema che incide sull’economia del nostro paese: in Italia l’economia sommersa provoca un mancato guadagno altissimo, per una cifra compresa fra 255 miliardi di euro e 275 miliardi di euro, di cui il 37% è dovuto al lavoro non regolare.
Quali sono le categorie economiche ed i soggetti che più di tutti evadono il fisco?
Gli evasori fiscali più "accaniti" sono gli industriali, con a ruota i bancari e gli assicurativi; a seguire ci sono i commercianti, gli artigiani ed i professionisti.
I Dipendenti pubblici? Assenti nella graduatoria.
Dal punto di vista territoriale, il tasso di evasione più elevato nel nostro Paese si registra al Sud con un’incidenza pari a quasi il 30%; a seguire c’è il Nord Ovest, poi il Centro ed infine il Nord Est dove l’incidenza è al 20,80 per cento.
Una domanda sorge spontanea: perchè in Italia non è prevista la possibilità di poter portare in detrazione tutte le spese che ogni contribuente ha quotidianamente?
Se occorre riparare un rubinetto o una porta in casa chiamiamo l'artigiano: "120 Euro con la ricevuta, o 100 senza".
Quasi sicuramente ognuno di noi opterà ovviamente per la seconda soluzione, perchè spendere 20 Euro in più non conviene... allora vogliamo cambiare le regole???