E' una questione morale...
Imparzialità e favoritismo hanno da sempre rappresentato, all’intermo della nostra Regione, così come in ogni Amministrazione Pubblica, le due facce della stessa medaglia.
E’ evidente che fin quando il sistema di governance sarà imperniato sulle condizioni per la richiesta del favore, non ci saranno le condizioni per lo sviluppo di una pubblica amministrazione efficace, efficiente ed economica.
E non ci saranno Programmi Triennali di sorta, calati dall’alto su anticorruzione e trasparenza che sconfiggeranno le alchimie politiche di governo di una classe politica avvezza al clientelismo, capace di orientare l’operato della pubblica amministrazione nel suo complesso, attraverso apparati ristretti di uomini e donne asserviti al loro disegno clientelare.
Laddove è presente il clientelismo ovviamente non vi è meritocrazia.
Potrà mai cambiare questo stato di cose? Penso che ciò possa avvenire se inizieranno a cambiare dal basso le mentalità e gli atteggiamenti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ovvio che chi è in sofferenza è più facilmente strumentalizzabile... ma nella pubblica amministrazione ci sono situazioni certo difficili (anche economicamente parlando) ma soprattutto non ci sono le condizioni di sofferenza nei Dirigenti e nei quadri intermedi tali da accettare o peggio da subire, contro la propria volontà professionale, vergognosi ricatti.
C’è quindi l’assoluto bisogno di riscoprire l’orgoglio di lavorare all’interno di una pubblica amministrazione, essere un dipendente regionale che lavora per la tutela e la salvaguardia degli interessi pubblici in gioco.
Ognuno nella propria mansione, nel proprio ruolo e per le responsabilità assegnate.
Ricordate vi sono luoghi e persone a cui rivolgersi per denunciare ogni tentativo di “malaffare” o di ingiustizia che verrete a conoscenza.
Le donne e gli uomini del CSA saranno sempre al Vostro fianco.