Donald Trump, malino...
La prima settimana di agosto è stata molto difficile per Donald Trump, il candidato Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti. Una serie di dichiarazioni giudicate offensive ed errori, anche più gravi del solito, sembra averlo danneggiato sia nei sondaggi che nei rapporti con il resto del partito, tanto che alcuni giornalisti hanno cominciato a discutere seriamente la possibilità che Trump decida di ritirarsi dalle elezioni. Per il momento non sembra sia una possibilità realistica, ma è probabile che i fatti degli ultimi giorni avranno delle conseguenze importanti nella campagna elettorale statunitense.
Il caso Khan
I Khan sono una coppia di americani musulmani che durante la convention del partito Democratico hanno raccontato la storia di loro figlio, Humayun, morto in Iraq per proteggere i suoi compagni di unità dall’esplosione di una granata. Nel suo discorso, il padre di Humayun, Khizr, ha attaccato Trump per la sua idea di bloccare l’accesso negli Stati Uniti a tutti i musulmani e lo ha accusato di non aver «sacrificato nulla per il proprio paese». Trump ha risposto in un primo momento dicendo che anche lui aveva «fatto dei sacrifici», per poi continuare nei giorni successivi a scrivere tweet sarcastici sulla coppia e a rilasciare dichiarazioni sul caso,giudicate irrispettose anche da illustri membri del Partito Repubblicano, come l’ex candidato alla presidenza John McCain.
L’insolito incidente in Virginia
Questa settimana, Trump ha tenuto un comizio a Loudoun, in Virginia, una contea di circa 50 mila abitanti che nelle ultime quattro presidenziali ha sempre votato per il candidato che poi ha vinto le elezioni. Rivolgendosi al pubblico, Trump ha detto: «State facendo schifo qui, mi dispiace dirvelo», un tentativo un po’ spregiudicato di conquistare gli abitanti della contea con una strategia che usa spesso: descrivere una situazione tragica e presentarsi come unica possibile soluzione. Il problema è che Loudon è la contea più ricca di tutti gli Stati Uniti. Come prova per le sue affermazioni, Trump ha citato la chiusura di alcune fabbriche, ma tutti gli stabilimenti che ha citato si trovano a centinaia di chilometri da Loudon, i cui abitanti continuano anche oggi a non aver alcun problema economico.
Le critiche dell’ex capo della CIA
Venerdì il New York Times ha pubblicato l’endorsement ufficiale a Hillary Clinton di Michael Morell, per lungo tempo vicedirettore della CIA e direttore dell’agenzia per circa un anno. Morell scrive che Clinton è molto qualificata a ricoprire l’incarico di presidente, mentre Trump: «Non solo non ha le caratteristiche adatte, ma potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale». Trump, ha scritto Morell, «non solo non ha alcuna esperienza di sicurezza, ma – ancora più importante – i tratti caratteriali che ha mostrato durante le primarie suggeriscono che sarebbe un cattivo e persino un pericoloso comandante in capo».