Derivati, e noi… paghiamo…
Derivati, arriva la sentenza di Londra: la Regione Piemonte deve 36 M€ alle banche Dexia e Intesa San Paolo, in quanto è stata riconosciuta colpevole di non aver pagato, dal 2012, le rate di quel prestito attivato con le due banche.
A nulla è valsa la tesi della difesa regionale attraverso la quale si evidenziavano i vizi di legittimità dei provvedimenti che hanno approvato la sottoscrizione dei contratti (non risultano essere stati siglati nel rispetto della disciplina ai tempi vigente e applicabile agli enti pubblici), nonché veniva sottolineata la scarsa conoscenza della lingua inglese da parte del rappresentante della regione (ma chi sarà mai costui?) che nel 2006 ha firmato l’interest rate swap con Dexia e Intesa Sanpaolo per 1,8 miliardi.
E così il giudice Henry Eder della Commercial Court Justice di Londra ha dato ragione alle banche Dexia e Intesa.
Impavido l’Assessore Picchetto resiste. Secondo la sua tesi la sentenza di Londra conferma solo una decisione già assunta a luglio dello scorso anno dalla High Court of Justice.
Non si tratterebbe quindi di una sentenza di condanna definitiva. La Regione starebbe valutando comunque di impugnare la sentenza. Per l'assessore al Bilancio e vicepresidente della Regione Piemonte, quindi, la questione è ben lontana dal ritenersi chiusa.
Due le domande:
1) A nulla da dire la nostra CORTE DEI CONTI su questa gestione del denaro pubblico (responsabilità, negligenze, connivenze, ecc.)?
2) Chi è il rappresentante della regione che nel 2006 ha firmato l’interest rate swap con Dexia e Intesa Sanpaolo per 1,8 miliardi, senza aver la padronanza della lingua inglese?
Approfondiamo e faremo sapere.