#clientepersempre...
27.10.2020 15:16
Crediamo sia il momento di offrire come dipendenti pubblici realmente e non attraverso gli slogan della politica, una prova concreta di cosa vuol dire essere solidali tra i lavoratori; di chi ha oggi lo stipendio pieno a fine mese rispetto a coloro che nel commercio vengono fatti oggetto di misure contraddittorie e prive di programmazione da parte del Governo.
Perché la SOLIDARIETA’ non la si impone... la si offre!!!
Quando l’Assessore GABUSI, a nome della Giunta Regionale, dichiarò che i dipendenti regionali sarebbero stati fatti rientrare in ufficio affinché i bar ed i ristoranti del centro potessero guadagnare… contestammo immediatamente questo approccio irrispettoso della dignità dei lavoratori.
L’inspiegabile volontà di questa Giunta Regionale, nel pieno di questa emergenza sanitaria, di non voler confrontarsi con il Sindacato in merito ai criteri per l’applicazione dello SW, che ricorda l’attuale atteggiamento politico del Governo volto a non rapportarsi con l’opposizione, ha creato e continua tutt’ora a creare tra i dipendenti regionali: confusione, tensioni e preoccupazione per la salute individuale.
I provvedimenti e le circolari sino ad oggi emesse rappresentano il modo superficiale di gestire l’emergenza pandemica all’interno del nostro posto di lavoro.
Per questo motivo il CSA continuerà a portare avanti le rivendicazioni volte a garantire sia condizioni di sicurezza sanitaria sul posto di lavoro sia chiedendo una applicazione dello SW in relazione alle specifiche attività dei dipendenti e non al loro mero contingentamento in ufficio.
Ma in questa situazione non possiamo però che considerare un quadro sociale d’insieme.
Lanciamo quindi questo appello a tutti i dipendenti regionali in smart working e non solo... a tutti coloro che possono ovviamente economicamente permetterselo: SOSTENETE LE ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE.
Adottate il vostro locale del cuore, assicurandogli la stessa presenza (anche economica) che avrebbe avuto se foste stati in Ufficio in presenza o se fosse sempre aperto.
Cercate delle formule per assicurare un aiuto concreto, magari acquistando – oggi – delle cene o consumazioni in quei ristoranti o bar da consumare in futuro o acquistate dei voucher da questi locali.
Oppure, quando siete in SW, effettuate la Vostra colazione/pausa pranzo nel bar/ristorante sotto casa, anche senza il ticket regionale.
La pandemia ha fatto emergere tutta la fragilità sia del nostro sistema economico e sociale sia la pochezza di certi rappresentanti politici.
L’innovazione e il digitale possono aiutare a costruire un futuro uno migliore, più sostenibile per le persone e l’ambiente… ma ci vuole tempo… e persone capaci di governare questi processi.
Molte categorie di commercianti oggi non hanno tempo… aiutiamoli a testa alta... per quello che possiamo.
Crediamo sia il momento di offrire come dipendenti pubblici realmente e non attraverso gli slogan della politica, una prova concreta di cosa vuol dire essere solidali tra i lavoratori; di chi ha oggi lo stipendio pieno a fine mese rispetto a coloro che nel commercio vengono fatti oggetto di misure contraddittorie e prive di programmazione da parte del Governo.
Perché la SOLIDARIETA’ non la si impone... la si offre!!!
Quando l’Assessore GABUSI, a nome della Giunta Regionale, dichiarò che i dipendenti regionali sarebbero stati fatti rientrare in ufficio affinché i bar ed i ristoranti del centro potessero guadagnare… contestammo immediatamente questo approccio irrispettoso della dignità dei lavoratori.
L’inspiegabile volontà di questa Giunta Regionale, nel pieno di questa emergenza sanitaria, di non voler confrontarsi con il Sindacato in merito ai criteri per l’applicazione dello SW, che ricorda l’attuale atteggiamento politico del Governo volto a non rapportarsi con l’opposizione, ha creato e continua tutt’ora a creare tra i dipendenti regionali: confusione, tensioni e preoccupazione per la salute individuale.
I provvedimenti e le circolari sino ad oggi emesse rappresentano il modo superficiale di gestire l’emergenza pandemica all’interno del nostro posto di lavoro.
Per questo motivo il CSA continuerà a portare avanti le rivendicazioni volte a garantire sia condizioni di sicurezza sanitaria sul posto di lavoro sia chiedendo una applicazione dello SW in relazione alle specifiche attività dei dipendenti e non al loro mero contingentamento in ufficio.
Ma in questa situazione non possiamo però che considerare un quadro sociale d’insieme.
Lanciamo quindi questo appello a tutti i dipendenti regionali in smart working e non solo... a tutti coloro che possono ovviamente economicamente permetterselo: SOSTENETE LE ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE.
Adottate il vostro locale del cuore, assicurandogli la stessa presenza (anche economica) che avrebbe avuto se foste stati in Ufficio in presenza o se fosse sempre aperto.
Cercate delle formule per assicurare un aiuto concreto, magari acquistando – oggi – delle cene o consumazioni in quei ristoranti o bar da consumare in futuro o acquistate dei voucher da questi locali.
Oppure, quando siete in SW, effettuate la Vostra colazione/pausa pranzo nel bar/ristorante sotto casa, anche senza il ticket regionale.
La pandemia ha fatto emergere tutta la fragilità sia del nostro sistema economico e sociale sia la pochezza di certi rappresentanti politici.
L’innovazione e il digitale possono aiutare a costruire un futuro uno migliore, più sostenibile per le persone e l’ambiente… ma ci vuole tempo… e persone capaci di governare questi processi.
Molte categorie di commercianti oggi non hanno tempo… aiutiamoli a testa alta... per quello che possiamo.